22 agosto 2005

Ridurre il gas serra si puo'...

Ambiente - Ridurre il gas serra si può
Un rapporto dell’Agenzia Europea per l’Ambiente spiega come è possibile per il Vecchio Continente raggiungere non solo gli obblighi del Protocollo di Kyoto al 2012, ma anche andare oltre arrivando a ridurre del 20% le emissioni entro il 2020 • Uno studio inglese: il protocollo di Kyoto inutile e costoso
ROMA - Ridurre le emissioni di gas serra del 65% entro il 2050 non è una «mission impossible» per l’Europa ma un obiettivo a portata di mano seguendo strategie adeguate. questo in sintesi il messaggio che emerge da un nuovo rapporto dell’Agenzia Europea per l’Ambiente sui possibili scenari e le soluzioni affinchè il «Vecchio Continente» possa raggiungere non solo gli obblighi del Protocollo di Kyoto al 2012, ma anche andare oltre nel post-Kyoto arrivando a ridurre del 20% le emissioni entro il 2020, del 40% entro il 2030 e del 65% alla metà del secolo. Se vogliamo limitare il surriscaldamento terrestre a non più di 2°C, limite entro cui le conseguenze dei cambiamenti climatici sono tali da poter essere ancora affrontati con adeguate tecnologie e sistemi di adattamento, dobbiamo stabilizzare le concentrazioni atmosferiche di anidride carbonica ad un livello non superiore a 550 ppm, rispetto agli attuali a 380 ppm, avverte il Rapporto. Secondo gli esperti, questo significa che le emissioni globali dei Paesi industrializzati ma anche del mondo in via via di sviluppo di anidride carbonica e degli altri gas serra non potranno crescere, entro il 2020, non oltre il 35% delle emissioni globali del 1990, per poi decrescere entro il 2050 a valori via via sempre più bassi. Quali i possibili percorsi? Se l’Unione Europea si limitasse ad applicare esclusivamente le misure previste dalla direttiva sul commercio delle emissioni, l’obiettivo massimo di riduzione che si potrà raggiungere al 2030 sarà compreso tra il 16 ed il 25%. Se invece dobbiamo ottenere riduzioni maggiori, l’emission trading e la «Borsa dei fumi» dovranno essere estesi in tutto il mondo. Un’altra sostanziale riduzione delle emissioni si potrà avere dalla razionalizzazione della gestione dei rifiuti e dal settore agricolo, ma non basterà, perchè il contributo maggiore alla riduzione delle emissioni -sottolinea il Rapporto- verrà solo dal settore energetico. «In altre parole, la strategia per combattere i gas serra, passa per la modifica profonda di tutto ciò che riguarda la produzione ed il consumo di energia, spostandoci verso le energie rinnovabili» afferma il Rapporto. Ma la riduzione maggiore delle emissioni si avrà sviluppando nuove tecnologie che dematerializzano la società e lo sviluppo socio economico e questo significa anche un forte impulso verso la ricerca scientifica. Il Rapporto fonisce poi alcune valutazioni economiche sugli extra costi di un’operazione a così lungo respiro. Costi che potrebbe arrivare a circa lo 0,6% del Prodotto nazionale lordo europeo, ma con forti differenze tra il settore industriale e quello dei servizi. Il settore industriale, infatti, avrebbe un aggravio del 1,6% sul proprio valore aggiunto, mentre i servizi avrebbero solo un aggravio dello 0,2% sul valore aggiunto del proprio settore.Il rapporto completo è disponibile sul sito: http://reports.eea.eu.int/eea_report_2005_1/en. 21/8/2005 fonte http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it

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