31 marzo 2010

L'Italia scopre il turismo ecologico.

Turismo ecologico, è boom o quasi. In Italia ormai vale oltre 10 milardi annui e 100 milioni di presenze negli esercizi ufficiali delle aree protette, che in Italia sono oggi 772, pari al 10 per cento del territorio. L'inizio della primavera conferma il trend di crescita, come sostiene Coldiretti che riporta oggi i dati dell'ultimo rapporto Ecotur.
Per Pasqua, le previsioni sono positive. La primavera - afferma Coldiretti - è la stagione privilegiata per la vacanza ecologica. I turisti ecologici - sottolinea la Coldiretti in base ai dati del rapporto Ecotour - cercano infatti soprattutto il contatto con la natura (38% delle indicazioni), ma anche relax e tranquillità (13,7%), le tradizioni culturali, folcloristiche ed enogastronomiche (12,6%), la possibilità di avere prezzi più bassi rispetto alle altre tipologie di turismo (10,3%) e, infine, sport (trekking, mountain bike, birdwatching, sci, equitazione, climbing) e attività all'aria aperta (9,9%).
E' significativa, tra gli amanti della vacanza a contatto con la natura, la presenza dei giovani tra i 16 ed i 30 anni che sono ben il 23,2% mentre tra le tipologie dei frequentatori, prevalgono le famiglie per il 22,7%, le gite scolastiche per 20%, le coppie per il 19,9% e, infine, dai single per il 10,3%.
Per quanto riguarda le strutture di ospitalità ad essere privilegiati rispetto alle tradizionali vacanze sono gli agriturismi, scelti da oltre il 20 per cento dei vacanzieri ecologici. "Ad affollare gli oltre diciottomila agriturismi per il classico pranzo di Pasqua, preparato nel pieno rispetto delle tradizioni, sono - rileva la Coldiretti - soprattutto i gruppi familiari, mentre per il giorno di Pasquetta si registrerà il pienone di ragazzi che, sempre più spesso, scelgono l'agriturismo come valida alternativa al solito pic-nic fuori porta". A tutto questo si aggiunge la ricchezza dei prodotti, che conta quasi 600 diversi alimenti tipici tra vini, formaggi, salumi, oli extravergini e altre specialità.

28 marzo 2010

Woodsland, il cimitero biodegradabile

Bare biodegradabili e carro funebre elettrico
Ere diverse, bare diverse. Ne abbiamo inventate a bizzeffe: a pozzo, a fossa, addirittura a camera, se i morti erano parenti. Ma cambiano i tempi. Nel ventesimo secolo bisogna preoccuparsi dell'ecologia, che viene messa al primo posto, anche nel lungo cammino verso l'aldilà. A Blackley, vicino Manchester, è in corso un progetto di cortruzione di un cimitero 'verde', con bare biodegradabili e carro funebre elettrico. Woodsland (questo il nome del cimitero ecologico) permette di dare riposo ai propri cari nel modo più 'naturale' possibile. Non ci sono lapidi, ma discreti numeri che marcano i loculi, per una ricerca del defunto più precisa.
Barrie Jones, curatrice dell'idea, spiega: ' Puntiamo sulla natura e su una manutenzione il più possibile ridotta. Le persone possono lasciare fiori solo per la prima settimana, poi preferiamo lasciar crescere quelli spontanei e l'erba." Si risparmia anche sul giardiniere, in quanto la manutenzione è affidata alle quattro stagioni'.
Insomma, i defunti sepolti da oggi potranno recarsi ai cancelli dell'Ade 'rinati' perfetti ecologisti.

25 marzo 2010

DBA 98, la penna biodegradabile.

DBA è il nome di una società newyorkese che si occupa di realizzare prodotti di design che rispondano a diversi bisogni, tenendo come punti di forza anche altri fattori, come la loro produzione sostenibile attraverso fonti di energia pulita, l’utilizzo di materiali ecologici per la loro realizzazione e di un imballaggio altrettanto eco friendly, senza lasciare da parte la loro cura estetica. Tra le novità proposte da questo marchio troviamo DBA 98 Pen, una semplice penna per scrivere con inchiostro nero, la quale però è quasi completamente biodegradabile.
Pubblicato da Naomi.
http:www.quibio.it

24 marzo 2010

Incentivi per prodotti biodegradabili, Quibio protagonista.

Quibio.it, portale italiano di prodotti usa e getta biodegradabili che ha appena compiuto dieci anni di attività, torna protagonista delle manifestazioni primaverili ed estive.
Grazie agli incentivi di molte pubbliche amministrazioni, Quibio.it fornirà quest'anno ad oltre seicento manifestazioni e sagre prodotti biodegradabili e compostabili che aiuteranno a ridurre l'impatto di questi eventi sull'ambiente.
Quibio.it, il primo sito e-commerce italiano di prodotti usa e getta completamente biodegradabili, si appresta a vivere un intenso 2010.
Terminati da poco i festeggiamenti per i suoi primi dieci anni di attività, Quibio.it vivrà i prossimi mesi da protagonista, fornendo a centinaia di feste e sagre prodotti usa e getta compostabili al 100% che assicureranno una consistente diminuzione dei rifiuti prodotti.
Questo permetterà agli organizzatori delle varie manifestazioni di ridurre l'impatto ambientale degli eventi, contribuendo attivamente a preservare l'ambiente che ci circonda, e a risparmiare denaro grazie agli incentivi che molte pubbliche amministrazioni erogano per chi organizza eventi a basso impatto ambientale.
Quibio.it è stato il primo e-commerce italiano a vendere prodotti a perdere come piatti in polpa di cellulosa, bicchieri in amido di mais, posate in legno o bioshopper in MaterBi.
L'obiettivo primario è sempre stata la sensibilizzazione all'utilizzo di prodotti ecocompatibili nel settore dell' usa e getta, per contribuire alla riduzione di rifiuti come piatti e posate di plastica.
I prodotti presenti su Quibio.it sono tutti rigorosamente biodegradabili e compostabili al 100% e permettono di dare una mano concreta all'ambiente evitando di produrre rifiuti difficili da smaltire.
Per maggiori informazioni: http://www.quibio.it/

18 marzo 2010

Film in 3D con gli occhiali biodegradabili.

Occhialini 3D biodegradabili: ecco la nuova frontiera del cinema hi-tech. I nuovi occhiali che permetteranno di guardare un film tridimensionale senza gravare troppo sull'ambiente, sono il prodotto della partnership, annunciata ieri, fra due aziende statunitensi: la Cereplast, che è specializzata nella produzione di materiali ecosostenibili derivati dalla bio-plastica, e la Oculus 3D, factory con base in California che opera nel campo della produzione di video stereoscopici.
Gli occhialini 3D saranno realizzati con l'utilizzo di materie plastiche biodegradabili ottenute dalla lavorazione dei cereali, secondo un procedimento analogo a quello che si effettua per ricavare i sacchetti per la spesa biodegradabili e per la raccolta differenziata (che in Italia sono prodotti soprattutto in Mater-BI)
Una differenza sostanziale, dunque, se confrontata con gli attuali occhialini realizzati in plastica, calcolando che la produzione di 10 milioni di questi occhiali ha liberato nell'atmosfera la stessa quantità di anidride carbonica generata dalla combustione di 200 mila litri di benzina.
Il vantaggio che deriverà dall'utilizzo degli occhiali 3D biodegradabili sarà quindi triplo. La diffusione di questi "dispositivi", che negli ultimi mesi ha raggiunto decine di milioni di esemplari prodotti (grazie all'arrivo nelle sale di film come "Avatar" e "Alice in Wonderland") permetterà un rapido riciclo degli occhiali e una più efficace difesa dell'ambiente.
In più, secondo quanto disposto in questi giorni dal Ministero della Sanità, gli occhiali per la visione di film in 3D dovranno essere monouso. In questo caso, l'utilizzo di materiali biodegradabili potrà solo favorire la pratica dell'usa e getta, perché si faciliterà lo smaltimento e sarà più rapida anche l'adozione di materiali più sicuri.
Se, poi, non dovessero più essere utilizzati, gli occhialini 3D prodotti in tandem dalla Cereplast e dalla Oculus 3D sono stati studiati per decomporsi dopo tre mesi, senza lasciare tracce nocive.

13 marzo 2010

Nelle scuole di Novara si mangia con le stoviglie biodegradabili.

(AGI) - Novara, 13 mar. - Novamont, l'azienda novarese che ha brevettato il ''Mater-Bi'', la plastica biodegradabile ottenuta dall'amido di mais, propone una sperimentazione che vuole rappresentare "un punto d'approdo progettuale" in vista dell'Expo 2015: usare le stoviglie biodegradabili nelle mense scolastiche. La proposta, spiega una nota, parte dall'assunto che "l'utilizzo di stoviglie compostabili nella ristorazione collettiva, negli eventi pubblici e nei quartieri fieristici si sta confermando un modello virtuoso per la minimizzazione alla fonte dei rifiuti non riciclabili" e coinvolgera' operatori del settore, associazioni ambientaliste, consorzi di riciclo e istituzioni locali. "Le stoviglie monouso biodegradabili in Mater-Bi - precisa la nota - garantiscono la loro trasformazione in compost entro 90 giorni, se correttamente smaltite in un impianto industriale". Novamont, partecipata da Intesa San Paolo e Investitori Associati, e' leader nella produzione di bioplastiche ricavate da materie prime rinnovabili di origine agricola. Ha sede a Novara e stabilimenti produttivi a Terni, con 173 dipendenti il 30 per cento dei quali operativo nelle aree ricerca e sviluppo. Nel 2009 ha destinato oltre il 10 per cento del fatturato (63,6 milioni di euro) alla ricerca e ha prodotto 80mila tonnellate di prodotti biodegradabili. Il suo portafoglio-brevetti comprende 90 famiglie brevettuali e 800 depositi internazionali. E' presente, direttamente o attraverso distributori, in Germania, Francia, Benelux, Scandinavia, Danimarca, Regno Unito, Stati Uniti, Cina, Giappone, Australia e Nuova Zelanda.
Pubblicato da: www.quibio.it

11 marzo 2010

Roma gioca d'anticipo e sceglie il biodegradabile.

Roma, 9 marzo – Roma anticipa i tempi sulle regole europee: dieci mesi prima che entri in vigore in tutta Italia, in base alla normativa UE, il divieto di produzione e commercializzazione delle buste di plastica non biodegradabili, la Capitale avvia un programma di prevenzione e promozione dei sacchetti alternativi, quelli di carta riciclata.
Il sindaco Alemanno, l'assessore all'Ambiente, De Lillo e i vertici Ama hanno lanciato una campagna di informazione e sensibilizzazione sull'uso delle buste ecologiche, incontrando la stampa al mercato rionale di piazza dell'Unità, in Prati.
Presso punti informativi Ama, creati per l'occasione in 10 mercati rionali e 12 centri commerciali della Capitale, dall'8 al 14 e dal 22 al 28 marzo, saranno distribuiti oltre mezzo milione di sacchetti di carta riciclata con lo slogan "Chi previene, ama" e con il logo dell'Ama.
Le buste, che possono contenere fino a 7 kg di peso, sono realizzate al 100% con carta riciclata e certificazione FSC (Forest-Stewardship-Council), che attesta che il prodotto è realizzato con legno o fibre di legno riciclate post consumo. Possono essere riutilizzate e, a fine vita, riciclate attraverso la raccolta differenziata della carta o dei rifiuti organici.
I 22 punti Ama, allestiti a forma di buste giganti, distribuiranno anche un questionario con 10 domande per capire i comportamenti più diffusi dei cittadini romani ed il livello di conoscenza sui danni ambientali causati dall'utilizzo delle buste in plastica tradizionali. Verrà richiesto inoltre un giudizio su questa prima iniziativa romana e quali sono le soluzioni preferite per il futuro.
Fonte: http://www.quibio.it/

06 marzo 2010

Quibio.it festeggia i dieci anni.

Quibio.it, il primo portale in Italia interamente dedicato a prodotti usa e getta biodegradabili al 100%, compie dieci anni di attività. Il portale, oltre ad essere il più visitato, è l'e-commerce più longevo del settore in Italia.
Quibio.it, il primo sito e-commerce italiano di prodotti usa e getta completamente biodegradabili, compie dieci anni. Il portale, infatti, è stato il primo sito web a vendere prodotti a perdere attraverso Internet. E’ la storia di una sensibilità sempre più diffusa verso l’ambiente che ci circonda, iniziata dieci anni fa in Sardegna, a Cagliari con Giuseppe Brau e Maria Grazia Sanna, che oggi vive un momento di grande vitalità grazie all’attenzione dei media attorno alle tematiche ambientali.
Quibio.it è stato il primo e-commerce italiano a vendere prodotti a perdere come piatti in polpa di cellulosa, bicchieri in amido di mais, posate in legno o bioshopper in MaterBi, quando ancora Internet era poco diffuso e la vendita online soltanto una sconosciuta opportunità. L’obiettivo primario è sempre stata la sensibilizzazione all’utilizzo di prodotti ecocompatibili nel settore dell’ usa e getta, obiettivo che ora sembra essere più vicino anche grazie alla sempre maggiore attualità delle tematiche green, dal surriscaldamento globale alla raccolta differenziata con cauzione.
Da subito, la crescita esponenziale degli utenti ecosensibili ha permesso al portale di varcare i confini regionali andando a soddisfare le richieste di aree di servizio, case farmaceutiche, pubbliche amministrazioni e numerosissimi privati, ma soprattutto di contribuire a costruire una mentalità rispettosa dell’ambiente che ci circonda e di chi lo dovrà abitare in futuro.
I prodotti presenti su Quibio.it sono tutti rigorosamente biodegradabili e compostabili al 100% e permettono di dare una mano concreta all’ambiente evitando di produrre rifiuti difficili da smaltire.
Per maggiori informazioni: www.quibio.it

02 marzo 2010

Acam e i progetti "Scuolambiente"

La Spezia. Per una lezione sui rifiuti solidi urbani, sulla raccolta differenziata e sul compostaggio, i tecnici del Gruppo ACAM nell’ambito del progetto ScuolAmbiente, hanno organizzato un incontro con la IV elementare, Istituto “Pia Casa di Misericordia” della Spezia, la quale si era prenotata da tempo nell’agenda degli appuntamenti.
A salire in cattedra l’ingegner Tonino Maggesi, Ufficio Comunicazione di ACAM, che ha spiegato alla giovane platea di studenti la definizione di rifiuto, l’importanza della raccolta differenziata, le modalità di lavorazione dei materiali differenziati (carta e cartone, plastica, vetro e lattine) e le fasi di trasformazione degli scarti organici in compost da parte dei decompositori (muffe, insetti, funghi etc.).
Dalla teoria si é poi passati alla pratica. Individuata un’area del cortile dell’Istituto scolastico dove posizionare la compostiera, omaggio di ACAM Ambiente, gli alunni, come in un gioco, si sono divertiti a preparare la massa da compostare con scarti di verdura, bucce di frutta, gusci di uova, fondi di caffè, rami e foglie secchi etc. Il processo di trasformazione degli scarti organici in terriccio sarà seguito dagli alunni nel tempo, avendo cura di riportare in un diario le varie fasi della sperimentazione..
La IV elementare dell’ Istituto “ Pia Casa di Misericordia” è costituita dagli alunni: Martina Bracco, Vittoria Brandi, Giuseppe Cascone, Eleonora Castellini, Carlotta Cucciniello, Greta De Nicolò, Gaia Del Corso, Alessandro Desideri, Claudia Di Giorgio, Matilde Ferrari, Niccolò Ferrari, Filippo Ganapini, Giulia Gozzi. Hyun Kang Tae, Tommaso Lana, Sara Livolsi, Chiara Maggi, Eleonora Messuri, Tommaso Maria Pagni, Francesca Piastri, Laura Polledri, Mattia Raffellini, Pietro Rio, Camilla Sbardella Siniscalchi, Chiara Tarabugi. Marianna Zampariolo. Maestra Fulvia Bonfiglio.

Plastica biodegradabile allo zucchero.

Sotto la guida della dottoressa Charlotte Williams scienziata dell'Imperial College di Londra, è stata messa a punto, una plastica biodegradabile fatta di zucchero non commestibile e di altre sostanze naturali. La svolta sta nel fatto che i tempi di biodegradabilità sono molto più brevi rispetto ad altre bioplastiche scoperte fino ad oggi. Gli studiosi londinesi, infatti, hanno messo a punto tale polimero con la caratteristica di non essere tossico per le cellule, proprio grazie alle caratteristiche dello zucchero. Ma si tratta di particolari zuccheri prodotti a partire da colture non alimentari come alcune erbe, o anche dalla biomassa rinnovabile dei rifiuti agricoli o alimentari. Tale sostanza inoltre è in grado anche di decomporsi all'interno del corpo umano senza creare sottoprodotti nocivi. Ciò è particolarmente importante per gli svariati usi che se ne potrebbero fare, prime tra tutti le applicazioni mediche, visto che il corpo riuscirebbe a smaltire e ad assorbire questa "plastica". Il team infatti sta studiando il modo di utilizzare il materiale come base per la rigenerazione dei tessuti. Ma si va anche oltre. SI starebbero esaminando anche le possibilità di sfruttare le proprietà di decomposizione del materiale per rilasciare farmaci nell'organismo in modo controllato.Ma tra gli usi meno nobili vi sarebbe il semplice packaging, ossia la creazione di confezioni biodegradabili, magari per gli alimenti.Per questo la dottoressa Williams dichiara: "Lo sviluppo del materiale è molto promettente e sono ottimista sul fatto che la tecnologia potrebbe essere utilizzata entro due o cinque anni".

Ecologico, biodegradabile e alla portata di tutti.

Ci vorrebbe un intero libro per spiegare l’eccezionale versatilità del Bicarbonato. Ci ha pensato la casa Editrice “L’Età dell’acquario”, pubblicando una guida, che si chiama appunto, Bicarbonato.
Il prezioso manuale, firmato da Lise Soto, studiosa di alimentazione naturale, ci propone consigli, rimedi e trucchi per approfittare di questo prodotto straordinario. Biodegradabile, non tossico, si presta agli usi più svariati. Non solo consente l'eliminazione di odori sgradevoli ma è utilissimo per le pulizie domestiche e l'igiene personale.Inoltre serve come fungidita per le piante, possiede proprietà medicinali e altro ancora. Il bicarbonato entra anche in cucina. L'autrice , infatti, presenta 18 ricette per preparare con il bicarbonato piatti gustosi e salutari.