19 aprile 2007

Catia Bastioli, ad di Novamont, premiata dalla Ue per i primi brevetti sulle bioplastiche di origine vegetale biodegradabili..

Catia Bastioli, Amministratore Delegato di Novamont, è stata insignita del premio internazionale “Inventore Europeo dell’Anno 2007” dal Commissario dell’Unione Europea Günter Verheugen e dal Presidente dell’Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO, European Patent Office) Alain Pompidou.

Alla Bastioli e al suo team di collaboratori (Vittorio Bellotti, Luciano Del Giudice, Roberto Lombi) è stato assegnato il prestigioso riconoscimento internazionale nella categoria Piccole e Medie Imprese per brevetti depositati negli anni 1992-2001, che hanno consentito la realizzazione delle prime bioplastiche da fonti rinnovabili di origine agricola non ogm stabilmente entrate sul mercato.

Il premio “Inventore Europeo dell’Anno” è stato istituito congiuntamente dalla Commissione UE e dall’Ufficio Europeo dei Brevetti ed è destinato a coloro che, con le loro invenzioni e innovazioni, hanno fornito un contributo sostanziale e duraturo al progresso tecnico in Europa e altrove, rafforzando dunque economicamente l'Europa stessa.

I brevetti premiati sono parte integrante del portafoglio brevettale Novamont alla base del Mater-Bi, la famiglia di prodotti biodegradabili e compostabili sviluppati dall’azienda. Il Mater-Bi garantisce resistenza e tenuta del tutto simili alle plastiche tradizionali, ma “si biodegrada in compostaggio” in appena poche settimane a differenza delle plastiche tradizionali che impiegano centinaia di anni.

Il Mater-Bi è oggi utilizzato in diversi settori: dai teli per la pacciamatura agricola, ai sacchetti biodegradabili per la spesa e la raccolta differenziata, dai prodotti per il catering a quelli per l’igiene sino ai pneumatici a bassa resistenza al rotolamento di Goodyear con tecnologia Biotred.

“Il premio ricevuto – dice Bastioli – ci onora e ci dà ulteriore stimolo a proseguire nella direzione intrapresa tanti anni fa quando, mettendo la Ricerca e la creazione di una solida proprietà intellettuale al centro delle nostre attività, abbiamo sviluppato ex novo il mercato delle bioplastiche, prima inesistente e trasformato un centro di ricerca in una impresa industriale profittevole. Un segnale importante della potenzialità dell’innovazione in chiave ambientale anche per il nostro Paese”.