14 dicembre 2007

I prodotti in Materbi protagonisti ai Bioplastics Awards...

Il Mater-Bi, la bioplastica sviluppata da Novamont, pluripremiato alla seconda edizione dei Bioplastics Awards.
La cerimonia, svoltasi a Colonia lo scorso 5 dicembre, in concomitanta con la nona edizione della Bioplastics Conference, è stata organizzata da European Plastics News con lo scopo di attribuire un particolare riconoscimento a coloro che operano nel mondo delle bioplastiche, apportando un contributo sostanziale ed innovativo al progresso tecnico dell’intero settore.
Fra le aziende insignite del prestigioso riconoscimento internazionale, Amcor Flexibles, uno dei gruppi leader a livello mondiale nel settore del packaging, l’italiana WIP e Alcan Packaging.
Premiata come “Best Bioplastics Processor”, Amcor Flexibles ha sviluppato il film coestruso in Mater-Bi Natureplus, termosaldabile per vffs, adottato recentemente da una fra le maggiori catene inglesi di supermercati, Sainsbury’s, per alcuni prodotti della linea Organic provenienti da agricoltura biologica. Il nuovo prodotto di Amcor Flexibles è ecocompatibile e completamente compostabile.
WIP, vincitrice della categoria “Best Bioplastics Innovation - Non Packaging”, è produttrice di pannolini per bambini ed assorbenti igienici femminili ipoallergenici e biodegradabili, che utilizzano in gran parte materiali naturali non derivati dal petrolio. La linea LOV’N combina le bio-fibre PLA, che assorbono i liquidi, con il film biodegradabile e traspirabile in Mater-Bi, che garantisce l’eliminazione del vapore dovuto alla sudorazione corporea. Il risultato è una pelle asciutta, meno soggetta ad intolleranze ed arrossamenti. Un’alternativa quindi rispettosa dell’ambiente ma con una maggiore attenzione alla salute del consumatore.
“Best Bioplastics Application – Packaging” è il riconoscimento assegnato all’azienda irlandese Alcan Packaging per aver sviluppato un nuovo film laminato compostabile per Jordans Cereals, azienda inglese leader nella produzione dei cereali. Per il nuovo packaging dei propri prodotti provenienti da agricoltura biologica Jordans Cereals ha adottato nuovi sacchetti composti da uno strato in “NatureFlex” di Innovia e da uno in Mater-Bi. Il tempo di decomposizione di questi sacchetti varia da 6 a 12 settimane.
Il Mater-Bi
Il Mater-Bi® è una famiglia di bioplastiche sviluppate e commercializzate da Novamont. Biodegradabile e compostabile naturalmente, garantisce resistenza e tenuta del tutto simili alle plastiche tradizionali ma biodegrada in un periodo pari ad un ciclo di compostaggio (minimo 90% in massimo 180 giorni come da norma EN 13432). Una la soluzione concreta alla domanda di prodotti di largo consumo a basso impatto ambientale (teli per la pacciamatura, sacchetti biodegradabili per spesa e raccolta differenziata, prodotti per il catering, per l’igiene, pneumatici Goodyear a bassa resistenza al rotolamento, etc), che nasce da risorse rinnovabili di origine agricola, diminuisce le emissioni di gas ad effetto serra, riduce il consumo di energia e di risorse non rinnovabili, completa un circolo virtuoso: le materie prime di origine agricola tornano alla terra attraverso processi di biodegradazione o compostaggio senza il rilascio di sostanze inquinanti.
Contatti stampa:
Carl Byoir & Associates – +39 02.3314593
Francesca De Sanctis
fdesanctis@carlbyoir.com;
Sabina Lenaz
slenaz@carlbyoir.com

07 dicembre 2007

2nd European Bioplastics Conference...

Il mercato delle bioplastiche è uno dei comparti più attivi del momento nel settore plasturgico(anche se a oggi i numeri sono ancora molto bassi, infatti i biopolimeri presenti sul mercatorappresentano solo una piccola percentuale sulle materie plastiche); le stime per 2006 parlano di una notevole crescita della domanda ( l’associazione European Bioplastics indica incrementisino al 100% sull’anno precedente). Per il 2007 si prevede la conferma di questo trend in crescita, supportato da un mercato cheseg è sempre più sensibile alle tematiche “bio” e contemporaneamente, in alcuni paesi, grazie ad un quadro normativo che prevede l'abbandono dei sacchetti in plastica a favore di prodotti biodegradabili a partire dal 2010. Secondo European Bioplastics il mercato dei biopolimeri è in crescita, infatti le capacità produttive, a livello globale, passeranno dalle attuali 200.000 - 300.000 ton/anno alle 500.000 ton/anno nel 2008 fino ad arrivare a 850.000 ton/anno nel 2010. Tra i paesi più dinamici sulfronte dei consumi vi sono Italia, Francia, Regno Unito e Olanda, mentre la Germania, pur essendo ai primi posti nella ricerca e produzione di bioplastiche, sembra poco interessata agli sviluppi applicativi. L’interesse generale verso questa classe di polimeri è notevole mentre mancano ancora dei momenti di confronto tra i produttori dei materiali e i trasformatori. Proprio per soddisfare questa necessità, il Consorzio Proplast, con il supporto di European Bioplastics (associazione che riunisce produttori, trasformatori e utilizzatori di polimeri biodegradabili), ha organizzato la prima Bioplastics Conference italiana, un evento dedicato ai biopolimeri nell'ambito del progetto di cooperazione italo-francese Inter-plast (www.inter-plast.info). La conferenza, svoltasi il 28 giugno ad Alessandria, è stata pensata per far conoscere alle aziende interessate l’emergente settore delle bioplastiche, fornendo informazioni precise sui materiali attualmente esistenti e in via di sviluppo, sugli aspetti di trasformazione e su possibili applicazioni o casi di studio. E’ stato anche importante coinvolgere riciclatori e compostatori, per discutere dei problemi che i biomateriali possono causare alle attuali filiere di riciclaggio dei materiali tradizionali (necessità di modifiche agli impianti attuali). Senza addentrarsi negli aspetti più scientifici inerenti la chimica dei materiali e la produzione delle materie prime, la giornata è stata organizzata in tre sessioni dedicate rispettivamente agli ultimi sviluppi nel campo dei materiali e delle applicazioni (con lapresentazione di casi pratici), ai processi di trasformazione e agli aspetti inerenti l'impattoambientale in generale.I relatori, tutti provenienti dalle industrie, hanno portato la loro testimonianza pratica: nellaprima sessione si è parlato di materiali con Katerina Morawietz di Biop Biopolymer Technologies AG, Peter Vollmann di NatureWorks, Stefano Facco di Novamont, Jeap VanHeemst di Rodenburg Biopolymers BV e Sylvio Ortega Filho di PHB Industrial SA. A seguire, le esperienze pratiche sulle bioplastiche espanse presentate da Cesare Vannini di Coopbox Europe e di Michele Bertoli, I.L.P.A., che ha illustrato invece il caso di COOPItalia.Nella sessione pomeridiana, dedicata alle tecnologie di trasformazione, hanno trovato spazio le relazioni di Armido Marana dell’azienda Fabbrica Pinze Schio a proposito di unprogetto interamente dedicato al catering e Luigi Garavaglia della Sirap Gema sullo sviluppo di imballaggi.......continua http://www.proplast.it