16 dicembre 2006

I consigli di Legambiente per un Natale amico dell'Ambiente...

Se il Natale a caccia dell’ultima diavoleria hi-tech non fa per voi, se siete stufi di regalare il solito maglione e il solito profumo, se quest’anno volete davvero fare i famosi “pensierini”, quelli che vi ripromettete ogni volta, ma che poi restano una buona intenzione per la prossima volta, allora Legambiente può aiutarvi suggerendo acquisti originali all’insegna della solidarietà e del rispetto dell’ambiente.365 giorni con i bambini dello Swaziland.Con l’acquisto dell’Agenda “Germoglia 2007” si potrà contribuire al progetto “Una scuola per amica”, l’iniziativa con cui Legambiente intende realizzare 10 scuole e prestare aiuto a 1200 bambini e ragazzi della comunità di Shewula, nello Swaziland, una delle zone africane maggiormente flagellate dall’Aids. In montagna con la Guida Bianca.Per una vacanza sulla neve che non sia per forza sugli sci, c’è la Guida Bianca di Legambiente e Touring Club Italiano. Una rassegna delle più note località alpine e appenniniche selezionate per offrire spunti originali alla scoperta di arte, natura, cultura e sapori.OLIVE-AID, quando l’olio fa bene e fa del bene. Tutti sono concordi nel dire che l’extravergine di qualità fa bene. Ma ci sono occasioni in cui fa anche del bene. Fino alla fine dell’anno sono state messe all’asta (www.oliveaid.it) 100 bottiglie di “villa magra gran cru” etichetta di punta del Frantoio Franci considerata dagli esperti una tra le migliori prodotte in Italia. I proventi verranno devoluti per il “Progetto Cernobyl”, l’azione di Legambiente Solidarietà che dal 1994 porta aiuti ai bambini colpiti dalla catastrofe nucleare del 1986.Tessuti bio, giochi a energia solare e quaderni in carta di canapa nel Bazar targato Legambiente.Nel ricco Bazar di Legambiente è possibile trovare numerose proposte di qualità, prodotte nel rispetto dell’ambiente e della dignità dei lavoratori che hanno prestato la loro manodopera. Magliette, felpe e pile, zaini, borse e borsoni da viaggio, portafogli, tutti realizzati in canapa o in cotone biologico a tintura vegetale. Per i più piccoli, ci sono i pupazzi imbottiti in juta, i giochi in legno o in latta colorati con vernice atossica e quelli dedicati alle energie alternative, come il biplano e il mulino a vento a energia solare. Ma c’è anche tutto il necessario per la scuola e per il tempo libero, tra matite, gomme, colori, album da disegno e quaderni in carta di canapa o carta riciclata. Non mancano poi saponette, creme e deodoranti prodotti con sostanze naturali e ancora, candele profumate e colorate, incensi, tovagliette in fibre naturali, specchi e cornici per fare più bella la casa. Consigli per la tavola e per l’albero.E insieme ai consigli per i regali, l’associazione ambientalista suggerisce anche alcuni comportamenti virtuosi per trascorrere le feste a impatto zero. Per la tavola, se siete in tanti e non avete la lavastoviglie, si può scegliere la linea Chinet, composta da piatti, bicchieri, posate e ciotole monouso biodegradabili e compostabili. Infine, la scelta del tradizionale albero. Troppi ancora scelgono abeti veri per l’addobbo natalizio, magari anche con il lodevole intento di trapiantarli dopo le feste, ma quasi sempre queste piante non riescono a sopravvivere. Adesso c’è un’alternativa interessante, in commercio è possibile trovare i cimali, le punte di abete coltivate dalle aziende regionali delle foreste per la produzione di legname. Ma attenzione alla presenza del bollino metallico concesso dalle Province e dalle Comunità montane che certifica la provenienza degli stessi da diradamenti forestali autorizzati.
Fonte
www.legambiente.com

14 novembre 2006

Seconda Edizione del Premio Impresa Ambiente...

Il premio
Il Premio Impresa Ambiente è promosso da Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Ministero dello Sviluppo Economico, Unioncamere e Camere di Commercio di Roma e Milano. Il Premio, a cadenza annuale, nasce con l'obiettivo di premiare le imprese private e pubbliche che attraverso l’innovazione di processi, sistemi, partnership, tecnologie e prodotti, si siano particolarmente distinte in un’ottica di Sviluppo Sostenibile, Rispetto Ambientale e Responsabilità Sociale. Scarica il bando (formato .pdf)
Chi può partecipare
Possono partecipare al Premio Impresa Ambiente le organizzazioni private e pubbliche, e più nello specifico:
le imprese iscritte regolarmente alla Camera di Commercio (microimprese, piccole, medie e grandi imprese);
le imprese pubbliche, come definite dalla
Direttiva 2000/52/CE
Per la sola categoria 4 “Migliore cooperazione internazionale per lo sviluppo sostenibile” possono concorrere anche le Amministrazioni pubbliche a qualsiasi livello territoriale, gli Enti non governativi (vale a dire le Organizzazioni Non Governative costituite dalla libera associazione tra privati che perseguono un fine di interesse generale: umanitario, scientifico, sociale, anche attraverso un legame di tipo nazionale e transnazionale fra enti), le istituzioni accademiche e di ricerca, se in partnership con almeno un’azienda avente la propria sede in Italia.

Segreteria Organizzativa
L'istruttoria formale delle candidature sarà eseguita dalla Segreteria Organizzativa del Premio Impresa Ambiente, che procederà all'esame della documentazione acquisita, ai controlli amministrativi ed alla verifica della sussistenza dei requisiti previsti dal bando di gara.
La Segreteria Organizzativa del Premio Impresa Ambiente è istituita presso:AeT- Ambiente e Territorio Azienda Speciale della Camera di Commercio di RomaVia dell'Umiltà, 48 - 00187 Romae-mail:
info@premioimpresambiente.it
Trattamento dei dati personali ai sensi del D.Lgs 196/03 (Codice privacy). La Segreteria Organizzativa si impegna, quale Responsabile del trattamento dei dati personali connesso all'espletamento delle attività previste dal presente regolamento, a conformarsi alle disposizioni del D.Lgs 196/03 e successive modificazioni ed integrazioni, adempiendo a tutti gli obblighi derivanti dal Decreto stesso.
Scadenze e modalità
Saranno ammesse alla selezione le candidature pervenute, unicamente attraverso servizio postale o corriere espresso, entro il 20 dicembre 2006 all'indirizzo:
Segreteria Organizzativa: Premio Impresa Ambiente c/o AeT - Ambiente e Territorio, via dell’Umiltà, 48, 00187 Roma.
Il recapito del plico entro i termini previsti rimane ad esclusivo rischio del mittente. Per quanto pervenuto fuori termine, farà fede la data di spedizione risultante dal timbro postale.
Per candidarsi al Premio Impresa Ambiente è necessario compilare l’apposito
formulario.
Il formulario, una volta compilato, dovrà essere stampato e firmato dal legale rappresentante (o da altro soggetto autorizzato) dell'organizzazione.
Le candidature incomplete in una qualsiasi parte o che non dovessero indicare uno o più degli elementi o dati richiesti, nonché quelle prive della documentazione necessaria, saranno considerate inammissibili.
Tuttavia, la
Segreteria Organizzativa si riserva la facoltà di richiedere ulteriore documentazione e/o chiarimenti ad integrazione della candidatura.
Clicca qui per accedere al Bando 2006.
Fonte
www.premioimpresambiente.it

24 ottobre 2006

Benvenuti ad Ecomondo! Rimini 8/11 Novembre 2006...

10a Fiera Internazionale del Recupero di Materia ed Energia e dello sviluppo sostenibile
Benvenuti ad Ecomondo! Rimini 8/11 Novembre 2006.ECOMONDO si conferma l’unico evento fieristico in Italia in grado di attrarre l’attenzione di tutti i protagonisti impegnati sui temi dell’ambiente. La IX edizione si è conclusa infatti con uno straordinario successo: 900 aziende provenienti da 45 paesi, 45.146 operatori specializzati, 113 tra seminari, eventi e workshop aziendali, con circa 1.090 tra autori e relatori.
SEMINARI, FORUM E CONFERENZE
Programma
Visionate il programma provvisorio dei seminari e degli eventi di Ecomondo 2006 (in corso di progressivo aggiornamento). (
continua) ...
PMI ED ENERGIA
2° Forum per il progetto energia intelligente PMI
In programma a Rimini all'interno di ECOMONDO, il SECONDO FORUM Energia intelligente per le PMI che si terrà dal 08 al 11 novembre.(
continua)
ECOMONDO 2006 SARA’ … CARBON NEUTRAL!
Iniziativa condotta in collaborazione con "AzzeroCO2"
Per il terzo anno Ecomondo neutralizzerà le tonnellate di anidride carbonica prodotte dalla manifestazione, associate ai consumi di energia, agli spostamenti di espositori e relatori da e per Rimini Fiera, ai consumi di carta. (
continua)...
Fonte
www.ecomondo.it

07 ottobre 2006

Oltre il petrolio, verso la bioeconomia: la bioraffineria integrata nel territorio"...

Novamont organizza a Novara un convegno sulla chimica da risorse rinnovabili.
L'incontro, in programma il prossimo 13 ottobre presso la Facoltà di Economia dell'Università di Novara, si intitola: "Oltre il petrolio, verso la bioeconomia: la bioraffineria integrata nel territorio".Lo spunto è dato dall'avvio a Terni della bioraffineria realizzata da Novamont, che partendo da oli vegetali, ottenuti da colture agricole, produce biopoliesteri. Questi vengono impiegati nella sintesi delle bioplastiche Mater-Bi, utilizzate in una vasta gamma di applicazioni, dai sacchetti per i rifiuti compostabili ai prodotti usa-e-getta, dai pannolini fino agli additivi per la produzione di pneumatici.Il progetto della nuova bioraffineria sarà illustrato da Catia Bastioli, Amministratore delegato di Novamont.La manifestazione proseguirà con una tavola rotonda moderata da Mario Tozzi (il conduttore della trasmissione Gaia, il pianeta che vive) a cui parteciperanno rappresentanti di istituzioni ed enti locali, associazioni ambientaliste e imprenditoriali, aziende utilizzatrici di bioplastiche. Tra gli invitati, anche il Presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso, il Vicepresidente di Confindustria Pasquale Pistorio, il Segretario generale della Coldiretti Franco Pasquali e il Presidente della Commissione ambiente Ermete Realacci.Al termine del convegno è prevista l’inaugurazione della nuova sede Novamont a Novara...
PROGRAMMA
9.00–9.30 Accoglienza.9.35–10.00 Saluti delle Autorità.10.00–10.30 Il modello Novamont della bioraffineria integrata nel territorio (Catia Bastioli, Amministratore Delegato Novamont Spa).10.30 – 10.40 Contributo video.11.00 – 12.45 Tavola rotonda condotta e moderata da Mario Tozzi (conduttore di Gaia - Il pianeta che vive su Rai 3).Intervengono:Mercedes Bresso, Presidente Giunta Regione Piemonte.Catia Bastioli, Amministratore Delegato Novamont Spa.Francesco Ferrante, Direttore Generale Legambiente, Commissione Ambiente Senato.Carlo Fratta Pasini, Presidente Banco Popolare di Verona e Novara.Franco Pasquali, Segretario Generale Coldiretti.Alessandra Perrazzelli, Responsabile Affari Internazionali e Europei Banca Intesa.Pasquale Pistorio Vice Presidente Confindustria.*Ermete Realacci Presidente Commissione Ambiente, della Camera dei Deputati, Presidente Symbola.Vincenzo Tassinari. Presidente Coop Italia.Franco Tampieri. Sottosegretario Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.* in attesa di conferma definitiva.

03 ottobre 2006

La Provincia di Varese ha elaborato la "Carta per gli acquisti verdi e consumi responsabili".

Acquisti eco-compatibiliPronta la “Carta”dei consumi responsabili.
-L'Ufficio Agenda 21 e Sviluppo Sostenibile del Settore Ecologia ed Energia della Provincia di Varese ha elaborato la "Carta per gli acquisti verdi e consumi responsabili". Si tratta di una serie di impegni finalizzati alla promozione e allo sviluppo della domanda e dell'offerta di prodotti e servizi ecologici con l'intento di diventare un punto di riferimento per le politiche di acquisto a livello provinciale e regionale.La “carta” è stata approvata dalla Giunta Provinciale ed è articolata in diversi punti:1. Impegni per sviluppare la domanda e l'offerta di prodotti e servizi ecologici;2. Regolamento di definizione dei principi e delle modalità di adesione;3. Modulo di adesione;cui si aggiunge un Allegato tecnico, il "Glossario degli acquisti verdi e i consumi responsabili".Enti Locali, aziende, associazioni, scuole, ospedali della provincia di Varese possono sottoscrivere la Carta e pertanto avviare una propria politica di green procurement all'interno della propria organizzazione compilando il Modulo di adesione scegliendo tra uno o più impegni che si intendono assumere.L'adesione alla Carta, che non comporta alcun costo per i sottoscrittori, presenta diversi vantaggi tra cui:- benefici per l'ambiente (riduzione dei rifiuti, efficienza dei consumi);- vantaggi economici a lungo termine correlati al risparmio di materie prime e all'ottimizzazione delle risorse disponibili;- riconoscibilità e pubblicizzazione dell'impegno dei soggetti "virtuosi" attraverso l'assegnazione di un logo;- supporto tecnico per la definizione di procedure di acquisto con criteri ecologici e per la conoscenza dei prodotti e servizi ecologici presenti nel territorio provinciale.La "Carta per gli acquisti verdi e consumi responsabili", scaricabile dal sito di Agenda 21 della Provincia di Varese (www.provincia.va.it/ambiente.htm) sarà presentata venerdì 29 nella sala convegni di Villa Recalcati dalle ore 10.00 alle ore 12.00. Durante l'incontro ci sarà la possibilità di presentare eventuali adesioni al documento e saranno costituiti i gruppi di lavoro dei soggetti sottoscrittori per:- l'analisi dell'offerta locale di prodotti e servizi ecologici;- l'applicazione dei criteri ecologici negli acquisti.Per maggiori informazioni:Provincia di Varese - Settore Ecologia ed Energia - Ufficio Agenda 21 e Sviluppo SostenibileTelefono 0332-252882, mailto:0332-252821agenda21@provincia.va.it

30 settembre 2006

DOMENICA 1 OTTOBRE TORNA “LA BIODOMENICA”...

Domenica 1 ottobre torna in tutta Italia, per il settimo anno consecutivo, la Biodomenica, la festa dell’ambiente, della salute, dell’alimentazione e del gusto, dedicata all’agricoltura biologica organizzata dall’AIAB, l’Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica, Legambiente e Coldiretti, in collaborazione con Città del Bio e Crocevia. In oltre cento piazze italiane i cittadini potranno apprezzare i prodotti di un’agricoltura che offre a sempre più persone alimenti sani e di qualità, legati al territorio, alle sue tradizioni e alla sua cultura. Così da Milano a Palermo, da Udine a Reggio Calabria, da Aosta a Monopoli, si potranno non solo gustare le prelibatezze delle produzioni locali, ma anche fare acquisti nei tanti mercatini bio, assaporare i cibi nelle degustazioni guidate, ammirare dal vivo la sapiente produzione di formaggi e varie specialità regionali, oppure divertirsi e giocare nelle fattorie didattiche.

Ma per i numerosi cittadini che parteciperanno alle iniziative la Biodomenica sarà anche l'occasione per scoprire che biologico in Italia significa certo agricoltura ed alimentazione di qualità, ma non solo: accanto ai banchi degli agricoltori e degli allevatori, troveranno infatti i prodotti per la cura del corpo, tessuti in fibre naturali, fiori e persino componenti d'arredo: tutti rigorosamente biologici.

Centinaia gli appuntamenti in tutte le regioni e le città d’Italia, con il clou della manifestazione a Roma domenica 1 ottobre, dalle 10 al tramonto, a Campo de’ Fiori dove i cittadini potranno trovare stand per l’acquisto e la degustazione di prodotti tipici biologici del Lazio freschi e trasformati, giochi e saltimbanchi per il divertimento dei più piccoli e banchetti informativi sull’agricoltura biologica. Una giornata all'insegna dell'alimentazione e del gusto, quindi, ma anche dell'ambiente e della salute, per scoprire che il bio è buono e non solo da mangiare.

Tutti gli appuntamenti e tutte le informazioni della Biodomenica 2006 si possono trovare sul sito www.biodomenica.it oppure scrivendo a biodomenica@biodomenica.it o telefonando al N° verde 800 655 504.

La Biodomenica 2006 è realizzata con in collaborazione con ICEA, Cucina naturale, Naturasì, B’io, Rete dei Negozi garanzia AIAB, Virosac e Biosì.

Fonte www.biodomenica.it

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26 settembre 2006

Dal 27 al 1 Ottobre, 4a edizione di Mediterre Fiera dei Parchi del Mediterraneo...


MEDITERRE - Fiera dei Parchi del Mediterraneo Quarta edizione
Bari, 27 settembre - 1 ottobre 2006
Regione Puglia e Federparchi rinnovano anche per il prossimo anno l’appuntamento con MEDITERRE, la Fiera dei parchi del Mediterraneo, che si svolgerà a Bari nel mese di settembre 2006. L’iniziativa, in considerazione del consenso e della partecipazione registrate nelle scorse edizioni, vuole proseguire l’azione di confronto e scambio di esperienze, e riaffermare il tema della cooperazione nell’ambito delle azioni di conservazione della natura e di sviluppo locale sostenibile.MEDITERRE è l’occasione per conoscere e condividere risultati raggiunti e buone pratiche. È la sede nella quale far maturare progetti comuni e promuovere prodotti ed iniziative. È il luogo nel quale incontrare operatori del settore e conoscere lo stato dell’arte dei diversi ambiti della conservazione della natura e dello sviluppo sostenibile. MEDITERRE è dedicata ad autorità nazionali e locali, enti di gestione dei parchi e delle riserve naturali, istituzioni scientifiche e di ricerca, imprese e associazioni che operano nella conservazione della natura del bacino del Mediterraneo. Gli espositori possono mettere in mostra proposte, offerte e buone pratiche in tema di natura, turismo, cultura, produzioni tipiche, specificità e identità culturali locali, esperienze di partecipazione delle popolazioni alle gestioni territoriali. Oltre che spazio espositivo, MEDITERRE è anche e soprattutto luogo di incontro, discussione e confronto sulle molteplici tematiche ambientali che investono a livello globale tutta la società e le nazioni del mondo.ContattiSegreteria Organizzativa Mediterre - FederparchiAssessorato all’Ecologia - Regione PugliaVia delle Magnolie 6/870026 Modugno (BA – Z.I.) ITALIATel/Fax +39 080 540 6871Tel + 39 080 540 4330e-mail mediterre@parks.it

18 settembre 2006

22/23/24 Settembre 2006 ritorna Puliamo il Mondo...

Puliamo il Mondo è l'edizione italiana di Clean Up the World, il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo. Dal 1993, Legambiente ha assunto il ruolo di comitato organizzatore in Italia ed è presente su tutto il territorio nazionale grazie all'instancabile lavoro di oltre 1.500 gruppi di "volontari dell'ambiente", che organizzano l'iniziativa a livello locale in collaborazione con associazioni, comitati e amministrazioni cittadine.
Una campagna di pulizia che comunica la necessità e la voglia di riapproporiarsi del proprio territorio prendendosene cura, che segna il bisogno della gente di mettersi in relazione per tutelare gli spazi pubblici, prendendo coscienza che, oltre a ripulire, si dovrebbe imparare a non sporcare.
L'azione dei volontari spazia dalla raccolta di cartacce, mozziconi e rifiuti di vario genere nelle piazze, nei boschi e sulle spiagge, alla battaglia contro le discariche abusive. Perché Puliamo il Mondo è anche l'occasione per mettere sotto la lente d'ingrandimento i problemi legati al degrado ambientale e costruire insieme le soluzioni possibili.
Ecco com’è andata nel 2005
In Italia Hanno aderito 1.800 Comuni, di cui oltre 600 piccoli Comuni (cioè con meno di 5.000 abitanti). I volontari coinvolti lungo tutta la penisola sono stati oltre 700.000. Sono state ripulite oltre 5.000 aree, tra piazze, boschi, strade, argini dei fiumi, spiagge.
Nel MondoClean Up the World è stato organizzato in 121 Paesi.I volontari impegnati nelle operazioni di pulizia sono stati circa 35 milioni.12 Paesi hanno organizzato CUW per la prima volta.
Con l'entrata in vigore nel febbraio 2005 del Protocollo di Kyoto, PIM 2005 ha deciso di puntare un'attenzione particolare sul tema del risparmio energetico, orientando i cittadini verso stili di vita sostenibili da un punto di vista ambientale.

07 settembre 2006

INAUGURATO IL SANA, OGGI A BOLOGNA IL 18° SALONE INTERNAZIONALE DEL NATURALE...

INAUGURATO OGGI A BOLOGNA IL 18° SALONE INTERNAZIONALE DEL NATURALE
Il biologico torna a crescere: più agricoltori e più prodotti biologici sulle tavole degli italiani, che per questi spendono 2,4 miliardi di euro, ma che amano molto anche i prodotti tipici certificati (8,5 miliardi di euro).
Le istituzioni hanno rinnovato il proprio impegno a sostegno del settore
Bologna, 7 settembre 2006 - "Questa è l’undicesima inaugurazione di SANA alla quale prendo parte e sicuramente è la più importante. Quest’anno, infatti, con la contemporanea presenza del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Paolo De Castro, c’è una concreta testimonianza di volontà e di impegno congiunto per rilanciare l’innovazione qualitativa dei prodotti in una logica di economia sostenibile". Così si è espresso il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Alfonso Pecoraro Scanio all’inaugurazione di SANA 2006, il 18° Salone Internazionale del Naturale che ha aperto i battenti stamattina in Fiera a Bologna. Il Ministro Paolo De Castro ha confermato che, in un momento difficile per i consumi e di globalizzazione della concorrenza, la qualità, la tradizione e la cultura agricola e gastronomica italiana devono essere supportate da uno sviluppo di capacità organizzative e commerciali da parte delle aziende. Ha quindi concluso sottolineando il ruolo di SANA quale momento di massima evidenza e sinergia di un sistema biologico che coinvolge istituzioni, imprese e associazioni territoriali. L’Assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna, Tiberio Rabboni, ha evidenziato il primato dell’Emilia Romagna, eletta bio-regione 2006, per produzioni agricole, numero di mense, bio-edilizia e consumi, mentre il Sindaco di Bologna Sergio Cofferati ha sottolineato come i presupposti legislativi e produttivi per sostenere la scelta dei prodotti ecologici siano stati gettati e come SANA rappresenti una testimonianza concreta di una gamma di proposte qualitativamente elevate.
SANA compie diciotto anni ed è cresciuto insieme ai consumi ecologici che rappresentano una parte sempre più consistente e stabile delle scelte delle famiglie. Questo è il quadro che emerge dalla manifestazione, che ospita 1.500 espositori provenienti da 49 Paesi di tutto il mondo, 108 convegni e 11 mostre evento. Una prova tangibile della dimensione economica e sociale di uno stile di vita che non è più di nicchia, ma che sta entrando nel DNA dei consumatori.
La prima giornata di SANA ha puntato i riflettori sull’agricoltura biologica e il commercio equosolidale, con dodici appuntamenti convegnistici in agenda, tra i quali la Annual Network Conference 2006 di PAN Europe, Pesticide Action Network e l’incontro "Prospettive di cooperazione nel settore biologico tra europa e america latina", promosso da Al Invest e SANA. Attualmente in corso è l’attesissimo talk show "La situazione e le proposte fra sviluppo rurale e di mercato: l’agricoltura biologica che vogliamo", organizzato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e SANA, al quale prenderà parte il Ministro De Castro.
Intanto nei 14 padiglioni si stanno svolgendo degustazioni, incontri e dimostrazioni dal vivo. E tra una marmellata alla violetta, un trattamento viso alla stella alpina e un parquet che profuma d’arancio, operatori e visitatori possono gustare, toccare, provare tutte le proposte, i prodotti e soluzioni per vivere secondo natura.
La seconda giornata di SANA 2006 si aprirà con il convegno "Mangiare biologico, tipico e locale con gusto. L'esperienza dell'Emilia-Romagna per una ristorazione pubblica di qualità", che metterà in evidenza il ruolo – peraltro sempre più rilevante - della ristorazione nella diffusione dei consumi di alimenti biologici. La cosmetica sarà invece sotto i riflettori in occasione del convegno "L’importanza delle materie prime e degli ingredienti cosmetici certificati per lo sviluppo della cosmetica naturale e biologica", mentre gli altri numerosissimi appuntamenti in agenda spazieranno dalla medicina integrata al massaggio con la torba, dall’autodeterminazione del proprio benessere alle consulenze cosmetiche di Diego Dalla Palma.

Info: Gustavo Capella Lea Barzani
Sales and Communication Manager Responsabile Ufficio Stampa SANA
335 616 74 69 335 524 19 24
gapella@fierecom.it lbarzani@fierecom.it

Ufficio Stampa SANA in Fiera:
Centro Servizi, Blocco B, 1° piano, Tel. + 051 28 2358 – 28 2445
fonte: www.sana.it

08 agosto 2006

E’ qui la festa! 03/08/2006 - Festambiente festeggia domani 4 agosto i suoi diciotto anni. E lo fa con un’edizione da ricordare. Festambiente, il festival internazionale di ecologia targato Legambiente, prende il via domani 4 agosto e proseguirà fino al 15 agosto a Rispescia(Gr) all’interno del Parco Naturale della Maremma. Per dodici giorni su oltre 20mila metri quadrati si realizzerà il più grande agorà del’ambiente, della musica e della politica. Uno degli eventi più attesi dell’estate 2006. Sono previsti circa 120mila visitatori. E la conferma arrivano dai numeri più di 130 gli stand espositivi, 150 tra volontari e collaboratori coinvolti, circa 400 gli enti patrocinatori, oltre 120 i relatori partecipanti alla festa, più di 100 gli artisti che si esibiscono, 70 le rassegne degustazioni, oltre 50 le pellicole (corti,documentari e lunghi) proiettate. Un cartellone quello di Festambiente che varia dalla politica alla musica, dal teatro alla musica classica, dal cinema ai documentari, dalle mostre agli appuntamenti enogastronici. Dal 4 agosto, Grosseto sarà la capitale della discussione politica ed ambientale dell’estate italiana. Dibattiti a tutto campo: spazieranno dall’energia ai parchi, dal mare ai rifiuti, dalla biodiversità alla risorsa acqua, senza dimenticare la solidarietà e la cooperazione internazionale. Una grande agorà dell’ambiente nella quale si farà il punto dell’intricato dibattito su ambiente e sviluppo al tempo del governo Prodi. Ospiti d’eccezione il Ministro dell’Ambiente Pecoraro Scanio che proprio il 4 agosto inaugurerà la manifestazione, il vicepremier Francesco Rutelli, il ministro delle Telecomunicazioni Paolo Gentiloni. E ancora, il giornalista Maurizio Costanzo, il presidente della Commissione Ambiente alla Camera Ermete Realacci, Luigi Ciotti, Pier Luigi Vigna, i sottosegretari di Governo, Patrizia Sentinelli e Stefano Boco. La musica con un programma dichiaratamente eclettico e variegato, che spazia dalla canzone d’autore di Francesco De Gregori e Carmen Consoli, al teatro di Teo Teocoli al jazz di qualità di Stefano Bollani fino all’esplosioni di note e colori dei Mau, Mau, Africa Unite, Roy Paci e Max Gazzè.L’inaugurazione è prevista domani 4 agosto ore 17,30 con il rituale taglio del nastro alla presenza del Ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, Angelo Gentili, coordinatore nazionale Festambiente, Francesco Ferrante, direttore generale Legambiente, Federico Gelli, vicepresidente Regione Toscana, Lio Scheggi, presidente provincia di Grosseto, Emilio Bonifazi, sindaco di Grosseto, Josep Mayoral, presidente aree naturali Provincia di Barcellona. I primi tre giorni del Festival sono dedicati al Mediterraneo. Ma Festambiente non è solo musica, spettacolo, impegno politico e solidarietà. Grandi numeri, affiancati alla qualità si possono trovare anche nella ristorazione, dove tra il ristorante vegetariano più grande d’Italia e quello dei prodotti tipici saranno oltre 40 le ricette servite, 20 quelle giornaliere, oltre 1500 i coperti giornalieri. Una ristorazione con prodotti biologici dove saranno utilizzate 5000 uova biologiche, 2 tonnellate di pane con farina biologica, 30 mila gelati biologici, 15 tonnellate di prodotti ortofrutta biologica, 15mila panini. E tutto è completamente comportabile e biodegradabile, dai 200 mila bicchieri che saranno utilizzati, ai 50 mila bicchierini da caffè e 50mila piatti di cellulosa. “Siamo partiti - ha commentato Angelo Gentili, coordinatore nazionale della kermesse ecologista e segreteria nazionale Legambiente - diciotto anni fa, con un gruppo di amici organizzando un piccolo meeting ambientalista per gli addetti ai lavori. Oggi Festambiente è tra gli eventi ambientalisti più attesi e accreditati nel panorama internazionale. Prevediamo 120 mila persone, un giusto coronamento per diciotto anni per l’ambiente, la legalità e la solidarietà, un lungo viaggio per un mondo migliore e sostenibile. E - conclude Gentili - nonostante le numerose richieste provenienti da Roma, Palermo e Verona. Festambiente è nata in Maremma e qui sempre si svolgerà.”

14 luglio 2006

Aperte le iscrizioni al Premio all'Innovazione Amica dell'Ambiente...

Premio Innovazione e Ambiente
Aperte le iscrizioni alla sesta edizione del Premio all'Innovazione Amica dell'Ambiente promosso da Legambiente e Regione Lombardia
"Progettare, produrre, gestire. Soluzioni per una nuova qualità del vivere". Un titolo che riassume la sesta edizione del Premio all'Innovazione Amica dell'Ambiente che apre in questi giorni le iscrizioni. Nato nel 2000, è il primo e unico riconoscimento nazionale assegnato da un'associazione ambientalista in collaborazione con un ente pubblico, la Regione Lombardia, e la consulenza scientifica di due prestigiose università, Politecnico di Milano e Università Commerciale Luigi Bocconi. Il Premio è rivolto a imprese, pubbliche amministrazioni, istituti di ricerca e associazioni che si sono distinte per la realizzazione di soluzioni innovative che migliorino la qualità della vita nel rispetto dell'ambiente. Sette i progetti premiati e tredici i segnalati nella edizione 2005 tra i 172 partecipanti al concorso (di cui 10 aziende internazionali e 21 pubbliche amministrazioni). Numerose le innovazioni candidate: dai progetti nel campo delle energie rinnovabili alle nuove tecnologie per la riduzione delle emissioni inquinanti degli autoveicoli, passando per le scelte di acquisti e consumi ecocompatibili nelle pubbliche amministrazioni, fino alle realizzazioni di design in materiale riciclato e con processi ecologici. Per il premio 2006 saranno sotto la lente d'ingrandimento le innovazioni legate a processi, prodotti, servizi e sistemi gestionali, nel campo della casa e l'abitare, dell'eco-efficienza e della qualità ambientale, dei servizi e dell'innovazione di sistema. Per la sezione "La casa e l'abitare", il Premio prenderà in esame le innovazioni che abbiano portato allo sviluppo di soluzioni progettuali, edifici realizzati, componenti, tecnologie, elementi di arredo e organizzazioni di servizi, in grado di coniugare l'attenzione all'ambiente e ai consumi energetici con la cura del disegn e del buon vivere. La categoria “Eco-efficienza e Qualità Ambientale” interesserà azioni, tecnologie e processi capaci di modificare gli attuali modelli di produzione e di consumo a vantaggio di politiche che contribuiscano a ridurre le emissioni di gas inquinanti e climalteranti. E per finire all'interno dell'area tematica “Servizi e Innovazione di sistema” saranno accolte tutte quelle esperienze di politiche urbane e territoriali orientate allo sviluppo sostenibile ma anche quei servizi realizzati dal privato sociale o dalle imprese particolarmente attente alla responsabilità sociale.Il termine per presentare la domanda di partecipazione è fissato al 31 agosto 2006, mentre la scheda tecnica ed eventuali materiali allegati devono pervenire presso la Segreteria Organizzativa (
osservatorioimpresa@legambiente.org) entro e non oltre il 15 settembre 2006. I vincitori acquisiranno il diritto all'utilizzo del logo del Premio per la durata di un anno su tutti i materiali di comunicazione inerenti al progetto d'innovazione presentato al concorso.Ulteriori informazioni sul Premio e sulle modalità di partecipazione sono disponibili sul sito Internet: http://www.premioinnovazione.legambiente.org/13 luglio 2006

fonte:
http://www.lanuovaecologia.it/

04 luglio 2006

Con 7 Euro al mq. ci si può comprare la Sardegna ( capre e pecore incluse)...

Sono quattro, al momento, i gruppi che hanno manifestato interesse a partecipare al bando per la cessione delle ex aree minerarie del Sulcis. I termini per la presentazione delle manifestazione di interesse sono scaduti alle 13 di oggi. La prima offerta e' arrivata tramite raccomandata alle 9,50 e' della Immobiliare Lombarda Spa, societa' quotata in Borsa del Gruppo Ligresti e Sai Fondiaria Assicurazioni. La seconda offerta e' quella della associazione temporanea di impresa Sviluppo Sardegna, alla quale e' seguita la Pirelli Real Estate. La quarta offerta e' quella della Hines Italia, il ramo dell'omonimo gruppo americano che si occupa di fondi di investimenti immobiliari. I gruppi che hanno manifestato interesse, cui potrebbero seguirne altri considerato che le offerte sono state inviate tramite posta, sono stati comunicati dal presidente della Regione Renato Soru."Siamo soddisfatti per una partecipazione cosi' qualificata - ha detto il capo della giunta regionale - ma non sappiamo ancora chi faccia capo alla cordata Sviluppo Sardegna, anche se mi auguro vi siano imprenditori sardi cosicche', anche loro, possano partecipare al bando". Spetta adesso ad una commissione tecnico-giuridica valutare la rispondenza ai requisiti richiesti dal bando, cui seguira' una lettera formale di invito alla gara internazionale vera e propria per quelle societa' o gruppi ritenuti idonei". La gara riguarda gli interventi di riqualificazione di due compendi minerari dismessi. Il primo e' quello di Masua e Monte Agruxau dove sara' consentito il recupero per la realizzazione di interventi per una volumetria di 160mila metri cubi. Il secondo compendio riguarda le aree di Ingurtosu, Pitzinurri e Naracauli per una volumetria complessiva di circa 100mila metri cubi. L'importo base d'asta per il primo compendio e' di 32.520.000 euro e per il secondo di 11.
Fonte www.repubblica.it

http://www.regione.sardegna.it/

http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_13_20060510170543.pdf

05 giugno 2006

Dal 17 maggio 2006 Alfonso Pecoraro Scanio è il nuovo Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio...

Alfonso Pecoraro Scanio è nato a Salerno il 13 marzo 1959.
Avvocato, giornalista pubblicista, è stato Ministro delle Politiche Agricole del Governo Amato nel 2000. Dal 2001è Presidente della Federazione dei Verdi.
Fondatore dei Verdi italiani negli anni '80, dal 1992 ha sempre rappresentato i Verdi in Parlamento. È stato membro della Commissione Giustizia della Camera nel 1992 e Presidente della Commissione Agricoltura nel 1996.
Inizia la sua attività politica al liceo classico di Salerno con i movimenti nonviolenti e radicali, nell'82 fonda un Centro Giuridico di Denuncia a tutela dei consumatori e l'Associazione "Vigilanza Verde". Nell'85 è uno dei primi Consiglieri comunali dei Verdi nel Sud (a Salerno) e nell'87 è Assessore della prima giunta rosso-verde di Salerno, nell'89 coordinatore dei Verdi Europei, poi Consigliere regionale della Campania, dal '92 Consigliere comunale di Napoli.
Portano la sua firma le leggi contro il maltrattamento degli animali, sull'imprenditoria giovanile, sulla riforma dei consorzi agrari, sulla tutela dell'origine dell'olio di oliva prodotto in Italia. Ha varato la riforma dell’agricoltura italiana (Legge di Orientamento sull’Agricoltura) ed è autore dei libri “Il Principio di Precauzione”, scritto con Grazia Francescano e “Le Vie dell’Acqua”, in collaborazione con Maurizio Montalto e con la prefazione di Alex Zanotelli.
Dal 17 maggio 2006 è il nuovo Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio...



23 maggio 2006

24 maggio, giornata Europea dei Parchi...

I Parchi Italiani per la BiodiversitàTante iniziative in preparazione dal 20 al 28 Maggio nei Parchi italiani
Come ogni anno si ripete l'iniziativa della Federazione Europea dei Parchi per ricordare il giorno in cui, nell'anno 1909, venne istituito in Svezia il primo parco europeo. E' evidente il suo alto valore simbolico e per questo viene celebrata in tutta Europa.In Italia la data del 24 maggio si dilaterà anche quest'anno, a partire da sabato 20 fino a domenica 28 maggio, per far posto ad un ricco programma che comprenderà incontri, escursioni, mostre ed attività ambientali, a cura dei singoli Enti. (Programma aggiornato al 23 Maggio 2006)
Fonte
http://www.parks.it/

13 maggio 2006

Nasce la prima Bioraffineria per plastiche biodegradabili...

Novamont sta costruendo a Terni un impianto per la produzione di biopoliesteri direttamente da oli vegetali.
Novamont sta investendo circa 15 milioni di euro in Umbria, presso lo stabilimento di Terni, con l'obiettivo di aumentare di 20mila tonnellate annue la produzione di bioplastiche valorizzando la produzione agricola del territorio. Attualmente la capacità del sito ternano è pari a 20mila tonnellate, prevalentemente a base di amido di mais. L’investimento totale per lo sviluppo del progetto Novamont si aggira sui 100 milioni di euro.La costruzione della bioraffineria, per la parte di produzione dei biopoliesteri, è attualmente in fase di completamento - ci ha anticipato Catia Bastioli, Amministratore delegato della società (nella foto) - il primo impianto sarà avviato a luglio ed uno di maggiore capacità entrerà in funzione nell'estate 2007.La bioraffineria partirà da amido e oli vegetali e darà origine a biopoliesteri (che avranno il marchio Origo-Bi), a loro volta impiegati nella composizione delle bioplastiche Mater-Bi, utilizzate in una vasta gamma di applicazioni, dai sacchetti per i rifiuti compostabili ai prodotti usa-e-getta, dai pannolini fino agli additivi per la produzione di pneumatici."Abbiamo siglato un accordo con la Coldiretti per selezionare specifiche coltivazioni destinate a questo scopo - aggiunge Bastioli - Una risorsa importante per il settore agricolo della regione, considerando che gli incentivi comunitari verranno presto a mancare".La bioraffineria non si limiterà alla produzione di bioplastiche: "Stiamo pensando ad altri prodotti, per esempio intermedi per l'industria chimica a base di oli vegetali - spiega l'AD di Novamont - L'idea di fondo è quella di creare un nuovo modello di sviluppo sostenibile, attivando partnership con altri operatori economici italiani e creando innovazione tecnologica". Una sorta filiera bio-industriale, in grado di partire da materie prime di origine agricola per produrre sistemi ambientalmente ed economicamente sostenibili e non materiali semplicemente alternativi a quelli realizzati con plastiche di origine petrolchimica.Il legame con il territorio viene più volte sottolineato dalla Bastioli: "Bisogna iniziare a considerare non solo i costi delle materie prime, ma quelli dell'intera filiera di produzione, distribuzione e smaltimento, che includono i costi di natura ambientale e sociale connessi con la qualità del territorio in cui viviamo. Comprare plastiche prodotte a migliaia di chilometri di distanza dove tali standard non sono rispettati significa condannare il nostro territorio a diminuire la propria qualità di vita e non spronare le aree in via di sviluppo ad una maggiore responsabilità sociale"."La nostra idea - conclude Bastioli - è quella di attivare impianti integrati nei più importanti territori di destinazione dei nostri prodotti, che accorcino la filiera del valore facilitando partnerships dinamiche locali nella logica della competitività ambientale d’impresa".

08 maggio 2006

Parte a Sassari la Raccolta differenziata...

Sassari, al via la raccolta differenziata
Cinque nuovi cassonetti da 1700 litri, verranno posizionati ai bordi delle strade dei quartieri della città
SASSARI - Parte la raccolta differenziata in città: nel periodo compreso tra il 15 maggio e il 5 giugno saranno infatti operative le nuove postazioni per la raccolta dei rifiuti differenziati, per la raccolta della frazione organica e per quella per l’indifferenziato. Cinque nuovi cassonetti da 1700 litri ciascuno di colore bianco, azzurro, verde, giallo e marrone verranno posizionati ai bordi delle strade dei quartieri della città secondo un preciso calendario: entro il 15 maggio saranno serviti i quartieri di Luna e Sole, Monte Bianchinu, Lu Fangazzu, Carbonazzi, Gioscari, Li Punti, Porcellana alta, San Pietro, La Crucca, Viziliu e Predda Niedda Nord. Entro il 22 maggio invece le zone di Porcellana bassa, Sacro Cuore, Latte Dolce, baddimanna, Caniga, Bancali, La Landrigga, Predda Niedda e Prato Comunale. Entro il 29 maggio Monte Rosello e Cappuccini. Ed entro il 5 giugno infine Latte Dolce, Sant’Orsola Nord e Sud, Ottava, San Giovanni e Platamona.L’avvio della raccolta differenziata sarà accompagnato dalla distribuzione di un dèpliant informativo che verrà spedito a casa di tutti i cittadini a partire da lunedì 8 maggio, nel quale sono illustrate nel dettaglio, le modalità per differenziare e riporre i sacchetti dei rifiuti negli appositi cassonetti. L’opuscolo sarà il primo strumento informativo che l’Amministrazione Comunale di Sassari metterà a disposizione per la campagna di sensibilizzazione che accompagnerà l’avvio del nuovo servizio: manifesti pubblicitari, spot radio - televisivi e sulla carta stampata.Per quanto riguarda il Centro Storico seguirà invece un iter differente: a partire da lunedì 8 maggio ogni abitante della parte storica della città riceverà direttamente a casa, un kit contenente tre appositi bidoni monoutenza di colore azzurro, marrone e verde con chiusura, i sacchetti di diverso colore per le cinque differenti frazioni merceologiche e il dèpliant informativo.
Fonte www.algheronotizie.it www.comune.sassari.it

28 aprile 2006

WWF Giornata delle Oasi, Domenica 30 Aprile oltre 100 Oasi aprono...

Domenica 30 Aprile vieni anche tu a festeggiare nelle Oasi i 40 anni del WWF !
Con l'arrivo della primavera il WWF apre gratuitamente le sue aree protette per offrirti una giornata a contatto con la natura. Quest'anno, oltre a 100 Oasi WWF, saranno aperte al pubblico 40 Riserve Naturali del
Corpo Forestale dello Stato.
Domenica 30 aprile, dalle valli alpine ai laghi costieri della Toscana, dai boschi degli Appennini alle coste selvagge della Sicilia sarà l'occasione per grandi e piccoli per scoprire paradisi di biodiversità dove vivono lontre, caprioli, lupi e fenicotteri. Potrai partecipare a giochi, spettacoli, visite guidate e tante altre iniziative organizzate per l'occasione.
Qui puoi conoscere le Oasi aperte nella tua regione e tutti i programmi della Giornata Oasi>>
Le Riserve Naturali gestite dal Corpo Forestale dello Stato >>
Quest'anno ci sarà un motivo in più per festeggiare: nel 2006 si celebra infatti il quarantesimo compleanno del WWF, che in Italia ha mosso i primi passi nel 1966. Le 130 Oasi sono il più importante progetto di conservazione del WWF in Italia. Coprono oltre 30.000 ettari , ospitano 100 specie di animali o piante rare che in Italia sono minacciate di estinzione, e sono visitate ogni anno da 500.000 persone, in maggioranza giovani e scolaresche.
Dal 26 al 29 aprile 2006 le classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado visiteranno gratuitamente molte Oasi WWF. Saranno accompagnate da guide esperte che illustreranno l'ambiente naturale e proporranno giochi e attività divertenti e appassionanti, permettendo di conoscere e apprezzare il patrimonio inestimabile di biodiversità costituito dal sistema delle aree protette gestite dal WWF.
Sei un insegnante, vuoi saperne di più o iscrivere la tua classe >>
fonte
http://www.wwf.it/

18 aprile 2006

5-7 Maggiio 2006, XI Mostra convegno GENERAZIONI/ CIVITAS...

Dopo aver celebrato nel 2005 i suoi primi dieci anni, la piazza per il bene comune è pronta a ricominciare da undici con una nuova edizione (PadovaFiere 5-7 maggio 2006) mettendo a fuoco temi e nodi centrali per lo sviluppo del welfare locale ed europeo, puntando sul dialogo, sullo scambio e sulla messa in rete di iniziative e progetti significativi nel territorio.Ma come realizzare il bene comune da cui nessuno venga, e si senta, escluso? Attraverso il coinvolgimento e il protagonismo delle generazioni, maglia naturale intessuta di età, di generi, di culture diverse, di saperi, di storia, di vecchie e di nuove tecnologie....
L'edizione 2006
Dopo aver celebrato nel 2005 i suoi primi dieci anni, la piazza per il bene comune è pronta a ricominciare da undici con una nuova edizione (PadovaFiere 5-7 maggio 2006) mettendo a fuoco temi e nodi centrali per lo sviluppo del welfare locale ed europeo, puntando sul dialogo, sullo scambio e sulla messa in rete di iniziative e progetti significativi nel territorio.Ma come realizzare il bene comune da cui nessuno venga, e si senta, escluso? Attraverso il coinvolgimento e il protagonismo delle generazioni, maglia naturale intessuta di età, di generi, di culture diverse, di saperi, di storia, di vecchie e di nuove tecnologie…Perché generare significa creare non a caso, offrendo continuità a una storia già iniziata da altri dove a ciascuno viene chiesto di partecipare con il proprio personale bagaglio creativo colmo di cultura, valori ed esperienze. La generazione non è un’invenzione fine a se stessa, ma ha il compito intrinseco di progredire, di andare avanti. Di aiutare la storia e la società a fare passi nel presente, tenendo a mente un futuro che sappia essere migliore per tutti.E la donna, meglio di chiunque altro, è al centro del processo generazionale grazie alla sua naturale facoltà generatrice e a quella capacità di legame e di dialogo “generata” nei luoghi e negli ambiti in cui si sente coinvolta. È lei, dunque, la protagonista dell’undicesima edizione di Civitas, dato che non possono essere trascurati l’ampia presenza e l’impegno che da sempre e in forma crescente le donne rivestono all’interno del mondo del sociale e del non profit. Ma vanno ricordate anche tutte le situazioni in cui la donna non ha libero accesso a causa di pregiudizio e ignoranza culturale.Civitas riparte, dunque, dalla donna e dal suo ruolo principale nel terzo settore. Perché la convinzione è che il terzo settore sia risorsa e agenzia di innovazione, che pratica ed educa all’esercizio della responsabilità, che sa generare buone prassi per il bene comune.Come ogni anno la declinazione sui quattro attori della società (cittadini, società civile, imprese e istituzioni) aiuterà a sviluppare riflessioni, approfondimenti, relazioni e opportunità per coprogettare e realizzare… GenerAzioni di partecipazione, buone pratiche, valore, bene comune.Nel 2006 in Italia si festeggiano i sessant’anni dalla promulgazione del voto alle donne. Inoltre, oltre il 60 per cento delle persone impegnate nel terzo settore sono donne. La maggior parte dei progetti di microcredito sono finanziati proprio a favore di donne, ritenute anelli forti di stabilità nello sviluppo dell’economia dei paesi del sud del mondo.Riconoscendo, dunque, l’alto valore del ruolo generativo delle donne all’interno di ogni società, Civitas sceglie di dedicare loro l’undicesima edizione, per scommettere sulla loro “creatività sociale”, affrontando le discriminazioni per cui, ancor oggi, in tanti ambienti (dal lavoro alla famiglia, alla politica) e in tanti mondi, stentano ancora ad affermarsi.Civitas riconosce alla donna un impegno centrale e strategico per proporre e instaurare dialogo in grado di sviluppare un’altra economia, capace di rivedere i modelli di relazioni tra soggetti istituzionali e non e di spingere verso l’adozione di politiche sociali e ambientali locali e internazionali rispettose del valore di ogni essere umano.Anche quest’anno Civitas apre i suoi spazi espositivi e i momenti di formazione e incontro a realtà profit che hanno adottato comportamenti etici e compatibili con lo sviluppo dell’intera società, con il rispetto dell’ambiente e dei diritti della persona. L’integrazione e il dialogo tra il mondo del profit e quello del non profit esiste già, ma va sviluppato e facilitato. Civitas, piazza privilegiata d’incontro dell’economia sociale e civile, intende promuovere lo scambio di buone pratiche e di esperienze significative che fanno crescere, nelle realtà più diverse, la responsabilità sociale d’impresa.La Commissione europea, dichiarando il 2006 anno per la mobilità dei lavoratori, riconosce il valore della libera circolazione delle persone in grado di innescare processi virtuosi e generativi di integrazione e di conoscenza reciproca. Il lavoro, dunque, è sentito e interpretato anche come veicolo di cittadinanza e di appartenenza a comunità che non si esauriscono dentro i propri confini culturali e fisici.Gran parte dell’Europa unita si affaccia anche sul Mediterraneo e la politica euromeditteranea risulta un necessario punto di partenza per valorizzare quest’area geografica intrisa di cultura e storia imprescindibili e paradigma di azioni generate per il bene comune. Se oggi di globalizzazione si vuole parlare, è importante volgere lo sguardo e tendere la mano al Mediterraneo, culla della nostra civiltà e soggetto chiave di dialogo per l’Europa intera. Per investire sulla multilateralità e sulle integrazioni regionali è prioritario rinforzare i principi di legalità, corresponsabilità, solidarietà e cooperazione tra Europa e Mediterraneo. La promozione delle pari opportunità tra uomini e donne, il rispetto dei diritti umani e l’impegno per una politica attiva dell’occupazione sono solo alcuni degli spunti che si vogliono approfondire durante l’undicesima edizione di Civitas per lo sviluppo di efficaci politiche di collaborazione e cooperazione tra Europa e Mediterraneo.Civitas propone la trasversalità delle questioni ambientali all’interno delle scelte politiche, economiche e sociali: l’intero pianeta sta soffrendo una crisi ecologica di immense proporzioni, conseguenza evidente dello spietato sfruttamento e dell’inquinamento di generazioni. A livello locale, l’utilizzo indiscriminato delle fonti di energia porta al peggioramento progressivo della qualità della vita. Le ragioni sociali di questa crisi vengono attribuite soprattutto a uno spirito di mercato disumano e dalle disastrose conseguenze.In un’idea ripensata di sviluppo Civitas s’impegna a promuovere la conoscenza di buone prassi per il rispetto dell’ambiente e della vita dell’uomo, nell’ottica dello sviluppo sostenibile ed etico.Dopo dieci anni di cammino insieme, Civitas è motivata ancora a crescere: i principali temi individuati vogliono essere una base di partenza per favorire un dibattito costruttivo, un confronto serio e una progettazione efficace grazie al contributo che ciascuno vorrà dare a questa nuova edizione 2006.
fonte
http://www.civitasonline.it/

04 aprile 2006

LIFE: uno strumento finanziario per l'ambiente...





LIFE: uno strumento finanziario per l'ambiente
LIFE mira a contribuire allo sviluppo, all'attuazione e all'aggiornamento della politica e della legislazione comunitaria nel settore dell'ambiente. Tale strumento finanziario cerca inoltre di facilitare l'integrazione dell'ambiente nelle altre politiche e a contribuire allo sviluppo sostenibile nella Comunità.
ATTO
Regolamento (CEE) n.
1655/2000 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 luglio 2000, riguardante lo strumento finanziario per l'ambiente (LIFE) [ Cfr atti modificativi ].
SINTESI
LIFE eroga un contributo finanziario ad azioni a favore dell'ambiente nella Comunità e in taluni paesi terzi (paesi rivieraschi del mar Mediterraneo e del mar Baltico, paesi dell'Europa centrale e orientale candidati all'adesione all'Unione europea). Questi ultimi possono partecipare a LIFE-natura e a LIFE-ambiente a condizione di partecipare anche finanziariamente. LIFE è applicato per fasi:
la prima fase, dal 23 luglio 1992 al 31 dicembre 1995, ha ottenuto 400 milioni di euro;
la seconda fase ha avuto inizio il 1º gennaio 1996 e si è conclusa il 31 dicembre 1999 (con uno stanziamento di 450 milioni di euro);
la terza fase ha avuto inizio il 1º gennaio 2000, con scadenza prevista il 31 dicembre 2004 (lo stanziamento iniziale era di 640 milioni di euro). A seguito della relazione della Commissione sulla valutazione intermedia del regolamento (CE) n.
1655/2000 LIFE (si consulti la rubrica "Atti collegati"), il regolamento (CE) n. 1682/2004 ha prorogato questa fase fino al 31 dicembre 2006 (la dotazione per questo periodo supplementare ammonta a 317,2 milioni di euro).
Il presente regolamento abroga il regolamento (CEE) n.
1973/92, che aveva istituito lo strumento finanziario LIFE.
I progetti finanziati da LIFE devono soddisfare i seguenti criteri:
essere di interesse comunitario e contribuire agli obiettivi di LIFE;
essere presentati da partecipanti affidabili sul piano finanziario e tecnico;
essere realizzabili in termini di proposte tecniche, di calendario, di bilancio e di rapporto costo-beneficio.
LIFE è diviso in tre settori tematici, denominati LIFE-Natura, LIFE-Ambiente e LIFE-Paesi terzi. La ripartizione delle risorse finanziarie prevede che il 47% del bilancio totale del programma sia destinato a Life-Natura, il 47% a Life-Ambiente, il 6% a Life-Paesi terzi. Il 95% del bilancio è accordato ai progetti e il 5% alle misure di accompagnamento.
La Commissione provvede ai controlli dei finanziamenti, alla verifica dell'attuazione nonché, se del caso, al recupero degli importi indebitamente percepiti e, infine, all'attuazione delle azioni finanziate.
6 Nell'ambito dei tre settori gli Stati membri e i paesi terzi trasmettono le proposte di progetti alla Commissione, alla data che essa fissa ogni anno.
Il regolamento (CE) n.
1682/2004 introduce alcune modifiche, aventi in particolare i seguenti obiettivi:
adeguare LIFE alle disposizioni del nuovo regolamento finanziario in vigore dal 2003;
sostituire, nell'ambito della procedura di adozione delle modalità di applicazione, il comitato di regolamentazione con un comitato di gestione, conformemente alla giurisprudenza della Corte di giustizia;
portare dal 5% al 6% la percentuale del bilancio LIFE destinata alle misure di accompagnamento, allo scopo di migliorare la diffusione e il monitoraggio dei progetti;
procedere ad una nuova valutazione di LIFE entro il 30 settembre 2005;
istituire un sistema di monitoraggio dei progetti che saranno ancora in corso dopo il 2006.
LIFE-Natura
L'obiettivo specifico di Life-Natura è di contribuire all'attuazione della direttiva comunitaria concernente la
conservazione degli uccelli selvatici e di quella relativa alla conservazione degli habitat naturali e, in particolare, all'attuazione della rete "Natura 2000".
Sono ammissibili al finanziamento i progetti di tutela della natura e le misure di accompagnamento necessarie allo scambio di esperienze o alla preparazione, alla valutazione e al controllo di un progetto.
Il contributo finanziario è sempre accordato in forma di finanziamento congiunto. Può arrivare al 50% del costo ammissibile per i progetti relativi alla conservazione della natura e al 100% per le misure di accompagnamento. In circostanze eccezionali, per i progetti di tutela di habitat o specie prioritarie, la Commissione può finanziare fino al 75% del costo ammissibile.
LIFE-Ambiente
L'obiettivo specifico di LIFE-Ambiente è contribuire allo sviluppo di tecniche e metodi innovativi e allo sviluppo della politica comunitaria dell'ambiente.
I progetti finanziati da LIFE-Ambiente devono essere :
incentrati sulle priorità del Sesto programma d'azione in materia di ambiente;
progetti di dimostrazione che integrano considerazioni sull'ambiente e sullo sviluppo sostenibile nella pianificazione del territorio, che promuovono la gestione sostenibile delle acque e dei rifiuti o che riducono al minimo l'impatto ambientale delle attività economiche;
progetti preparatori allo sviluppo di nuove azioni, strumenti e norme comunitarie in materia di ambiente;
misure di accompagnamento;
La percentuale del sostegno finanziario della comunità può arrivare al 30% per progetti generatori di consistenti entrate, al 50% negli altri casi e al 100% per alcune misure di accompagnamento.
Per quanto attiene ai progetti di dimostrazione, le linee direttrici saranno stabilite dalla Commissione e pubblicate nella Gazzetta ufficiale. Le linee direttrici promuovono la sinergia fra le azioni di dimostrazione e i principi guida della politica ambientale. 14. Per quanto riguarda i progetti di dimostrazione, la Commissione adotterà e pubblicherà nella Gazzetta ufficiale delle linee guida, intese a promuovere la sinergia fra le azioni di dimostrazione e i principi guida della politica ambientale. Tali linee guida devono tenere conto, in particolare, del
piano d'azione per l'ecotecnologia e devono inoltre potenziare la complementarità tra LIFE-Ambiente e i programmi comunitari nei settori della ricerca, dei fondi strutturali e dello sviluppo rurale.
LIFE-Paesi terzi
L'obiettivo specifico di LIFE-Paesi terzi è contribuire alla creazione di capacità e strutture amministrative necessarie nel settore dell'ambiente nonché allo sviluppo di politiche e programmi d'azione nel settore dell'ambiente nei paesi terzi rivieraschi del Mar Mediterraneo e del Mar Baltico.
Possono ottenere un contributo finanziario fino al 70% del costo totale i progetti di assistenza tecnica e fino al 100% le misure di accompagnamento.
I progetti devono:
rivestire un interesse per la Comunità;
favorire lo sviluppo sostenibile;
apportare soluzioni a gravi problemi ambientali.
RIFERIMENTI
Atto
Data di entrata in vigore
Data limite di trasposizione negli Stati membri
Gazzetta ufficiale
Regolamento (CE) n.
1655/2000
31.07.2000
-
GU L 192 del 28.07.2000

Atto(i) modificatore(i)
Data di entrata in vigore
Data limite di trasposizione negli Stati membri
Gazzetta ufficiale
Regolamento (CE) n.
1682/2004
08.10.2004
-
GU L 308 del 05.10.2004
ATTI CONNESSI
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 settembre 2004, riguardante lo strumento finanziario per l'ambiente (LIFE +) [
COM(2004) 621 - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale] La Commissione propone un nuovo strumento unico di finanziamento delle azioni nel campo dell'ambiente, denominato LIFE+ e inteso a razionalizzare e semplificare i finanziamenti in questo settore, con una dotazione complessiva di 2 190 milioni di euro per il periodo 2007-2013. LIFE+ sostituirà i programmi finanziari preesistenti, quali LIFE, il "programma urbano", il "programma ONG" e Forest Focus, raggruppandoli in un unico quadro normativo e procedurale che permetta interventi più mirati e coerenti e quindi un'azione comunitaria più efficace. Questo strumento unico favorirà anche una maggiore trasparenza e visibilità, a tutto vantaggio della coerenza e della complementarità con gli altri fondi e programmi comunitari.
LIFE+ presenterà due componenti:
una componente "attuazione e governance" (che fruirà del 75-80% dei fondi), concernente, in particolare, lo sviluppo e la dimostrazione di approcci e strumenti strategici innovativi; il consolidamento delle conoscenze relative, da un lato, alla politica e alla legislazione in materia di ambiente e, dall'altro, allo stato dell'ambiente e ai fattori che esercitano un impatto su di esso; l'attuazione della politica ambientale comunitaria a livello locale e regionale; una maggiore partecipazione dei soggetti interessati;
una componente "informazione e comunicazione" (che disporrà del 20-25% dei fondi), riguardante la diffusione delle informazioni e la sensibilizzazione dell'opinione pubblica, nonché il sostegno alle misure di accompagnamento.
Codecisione
COD/2004/0218
Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio, del 30 agosto 2005, Valutazione intermedia del regolamento (CE) n.
1655/2000 - Programma LIFE [COM(2005) 394 - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale] La proroga del programma LIFE III ha dato luogo ad una seconda valutazione intermedia. Questa relazione conferma l'efficacia di LIFE nell'aggiornare, sviluppare e migliorare la politica ambientale dell'Unione europea e la sua applicazione negli Stati membri. La proposta relativa al nuovo programma LIFE+ consentirà di mettere a frutto gli insegnamenti ricavati da LIFE III nel più ampio contesto del 6° programma d'azione per l'ambiente.
Relazione speciale n. 11/2003 relativa allo strumento finanziario per l'ambiente (LIFE), corredata delle risposte della Commissione [Gazzetta ufficiale C 292 del 02.12.2003].
Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio, del 5 novembre 2003, Valutazione intermedia del regolamento (CE) n.
1655/2000 LIFE [COM(2003) 668 def. - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]. Tale relazione conclude che LIFE resta uno strumento valido e utile che contribuisce all'attuazione della politica comunitaria nel settore dell'ambiente. La Commissione propone di prolungare la terza fase di LIFE per altri due anni (fino al 31 dicembre 2006). Tuttavia, si rivelano necessari per tale strumento i seguenti miglioramenti:
semplificare le procedure generali di gestione e quelle di selezione dei progetti;
ridurre il numero dei progetti finanziati per favorire i gruppi nazionali o transnazionali dei progetti;
migliorare la diffusione e lo sfruttamento dei risultati;
basare LIFE soprattutto sulle priorità del
Sesto programma d'azione in materia di ambiente .
Partecipazione a LIFE
Decisione
n. 3/2001 del Consiglio di associazione UE-Romania, del 23 marzo 2001, che adotta le condizioni e le modalità di partecipazione della Romania allo strumento finanziario per l'ambiente (Life) [Gazzetta ufficiale L 127 del 09.05.2001].
Relazione speciale n. 11/2003 relativa allo strumento finanziario per l'ambiente (LIFE), corredata delle risposte della Commissione [Gazzetta ufficiale C 292 del 02.12.2003].
Linee guida
Linee guida 2005-2006 relative ai progetti preparatori LIFE-Ambiente [Gazzetta ufficiale C 287 del 24.11.2004].
Linee guida per i progetti di dimostrazione LIFE-Ambiente [Gazzetta ufficiale C 191 del 27.07.2004]
Linee guida per i progetti di dimostrazione LIFE-Ambiente [Gazzetta ufficiale C 308 del 27.10.2000]. La Commissione europea stabilisce tali linee guida conformemente al disposto dell'articolo 4, paragrafo 4, del presente regolamento. In esse fornisce una panoramica della politica comunitaria e della legislazione ambientale cui devono contribuire i progetti Life-Ambiente. Presenta gli obiettivi comunitari in materia di ambiente, quali la pianificazione del territorio, la gestione delle acque, l'impatto delle attività economiche, la gestione dei rifiuti e la produzione di prodotti rispettosi dell'ambiente.

29 marzo 2006

Le Buone pratiche di sostenibilità dei piccoli comuni: da Castelli di Pace a Terra Futura...

Da Castelli di Pace a Terra Futura la Rete nazionale dei Piccoli Comuni racconta le buone pratiche di sostenibilità
Più di sessanta piccoli comuni parteciperanno al II workshop nazionale il 1 aprile alla mostra-convegno alla Fortezza da Basso
Non ha nemmeno un anno di vita, ma ha già tante cose da raccontare la Rete nazionale dei Piccoli Comuni per le Pace e la Sostenibilità, che si è data appuntamento per sabato 1 aprile dalle 14,30 alle 18,30 a Terra Futura, la mostra- convegno sulle buone pratiche in programma a Firenze- Fortezza da Basso, per il secondo workshop nazionale “La sostenibilità come pratica locale per una cultura di pace: a un anno da Kyoto, il contributo dei Piccoli Comuni”. Più di sessanta piccoli comuni riuniti per raccontare esperienze di fonti rinnovabili, parchi Fossil free, produzione di calore da biomasse, per discutere come in tutta Italia siano tanti i Piccoli Comuni che lavorano per promuovere la sostenibilità come pratica locale per una cultura di pace.
La rete si è formata la scorsa estate durante il Festival di Legambiente Castelli di Pace, svolto nello splendido scenario dei castelli della Lunigiana, firmando in quell’occasione la “Carta delle buone pratiche di Pace e Sostenibilità”, ed oggi torna a riunirsi per raccontare le esperienze e mettere a confronto i progressi nel segno di una liberazione dalla schiavitù dal petrolio. Da Monte San Vito in Provincia di Ancona, a Fabbriche di Vallico in Provincia di Lucca, da Belluno con l’esperienza del Parco delle Dolomiti, ai comuni della Lunigiana, da Colorno in Provincia di Parma, alle istituzioni della Provincia di Massa-Carrara, sono solo alcuni degli interventi di sabato prossimo.

A fare gli onori di casa l’assessore all’ambiente della regione Toscana Martino Artusa e il direttivo nazionale di Legambiente che promuove l’incontro insieme a PiccolaGrandeItalia, con il contributo di Eligent. Parteciperanno: Francesco Ferrante, Direttore Generale Legambiente, Massimo Serafini, Segreteria Nazionale Legambiente, Maurizio Gubbiotti, Segreteria Nazionale Legambiente e Angelo Gentili, Centro Nazionale per le Rinnovabili Legambiente.
“Questo è il secondo appuntamento di lavoro della Rete nazionale dei Piccoli Comuni per la Pace e la Sostenibilità – dichiara Matteo Tollini della Segreteria Regionale di Legambiente Toscana - avviata l’anno scorso il Lunigiana in occasione di Castelli di Pace. L’obiettivo è quello di estendere e cementare la Rete dei Piccoli Comuni che si vogliono impegnare attraverso progetti concreti e praticabili per fornire un contributo locale agli obiettivi di sostenibilità globale fissati dal Protocollo di Kyoto.”
fonte
http://www.castellidipace.it/

28 marzo 2006

Crescita del " Fattore Ambiente " in Italia...

Prosegue la marcia del "fattore ambiente"Presentata la Relazione sullo Stato dell'Ambiente 2005.Risultati positivi in molti settori: più aree protette, più energia da sole e da vento, meno emissioni. Matteoli: "l'ambiente si è fatto strada"
Prosegue la lunga marcia del "fattore ambiente" in Italia. Negli ultimi 15 anni molti degli indicatori ambientali sono in costante miglioramento. Le emissioni delle industrie sono diminuite del 23%; in crescita le energie rinnovabili, gli impianti eolici ad esempio, erano 107 nel 2003 e sono 120 nel 2004; è aumentato, seppur di poco, negli ultimi 5 anni l'utilizzo di bus e tram in città e sono in costruzione 121 chilometri di metropolitane in 10 città; il 93% delle auto diesel in circolazione è in regola con gli standard europei: prosegue l'aumento della selezione e del riciclaggio dei rifiuti; è stato drasticamente ridotto di 7.500 tonnellate il consumo di bromuro di metile, nemico dell'ozono; in 5 anni sono nate 103 aree protette e la rete della natura protetta produce 557 prodotti tipici; anche se le emissioni di CO2 sono aumentate, quelle pro capite sono al di sotto della media europea. La Relazione sullo Stato dell'Ambiente 2005, presentata oggi alla presenza del Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, Altero Matteoli, raccoglie ed analizza l'evoluzione dei dati ambientali pubblicati annualmente dall'Apat mettendoli in relazione con l'evoluzione della situazione economica e sociale italiana nel contesto europeo ed internazionale e valutando i rapporti tra i dati ambientali ed i diversi settori dell'economia nazionale.
"Le informazioni e le valutazioni raccolte nella relazione - ha dichiarato il Ministro Matteoli - consentono di affermare che negli ultimi 15 anni il fattore ambiente si è fatto strada in tutti i settori. Tuttavia i risultati positivi e incoraggianti sono messi a rischio dal gap di infrastrutture che ha effetti negativi sull'economia e sull'ambiente. L'aumento dei consumi energetici nel settore trasporti è il caso più evidente di questo gap, ma scontiamo carenze infrastrutturali anche nel settore acqua e rifiuti. Questi limiti infrastrutturali sono anche il risultato di una visione negativa della protezione dell'ambiente: è quindi necessario molto lavoro per incorporare nella cultura e nella pratica il criterio dell'ambiente come opportunità e valore positivo della crescita economica".
La Relazione è articolata in una Introduzione che offre una valutazione generale dei dati ambientali e sei capitoli: Ambiente e Energia, Ambiente e Industria, Ambiente e Trasporti, Ambiente e Agricoltura, Ambiente e Turismo, Ambiente e Aree Urbane. Ogni capitolo è integrato da schede tematiche che presentano esperienze significative e casi di studio in Italia e a livello internazionale, ed è completata anche dai rapporti, previsti dalle norme attuali, in materia di depurazione delle acque, controllo e monitoraggio delle sostanze lesive dello strato di ozono, difesa del suolo. Si aggiungono 9 allegati e una cartografia.
Eccone una sintesi:ENERGIA E EMISSIONI GAS SERRALe emissioni dei gas ad effetto serra sono un indicatore sensibile del rapporto tra energia e ambiente, economia e ambiente. Le emissioni di CO2 equivalente sono aumentate dal 1990 al 2004 di circa l'11,6%, passando da 510 a 570 milioni di tonnellate. La situazione dell'Italia è "in linea" con la tendenza delle emissioni dei maggiori paesi europei. Il rapporto dell'Agenzia Europea dell'Ambiente, del novembre 2005, mette in evidenza che - sulla base delle proiezioni al 2012 e tenendo conto delle misure già adottate o programmate - la gran parte degli Stati Membri dell'Europa a 15 incontra difficoltà a rispettare l'obiettivo di Kyoto. In generale, si può dire che questa situazione è il risultato di politiche europee, energetiche e dei trasporti, ancora prevalentemente nel segno della continuità e poco influenzate dagli obiettivi assunti nell'ambito del Protocollo di Kyoto. Tuttavia il Rapporto suggerisce che l'attuazione di misure nazionali aggiuntive potrebbe migliorare le performances dei Paesi. A questo proposito, il Rapporto dell'Agenzia Europea prevede che il "gap" dell'Italia potrà essere ridotto dal 12% al 3% se verranno adottate tutte le misure indicate dal Piano nazionale per la riduzione delle emissioni approvato dal CIPE il 19 dicembre 2002. Inoltre, il Rapporto conferma che le emissioni pro capite dell'Italia sono al di sotto della media europea : questo dato è ben spiegato dal confronto delle emissioni nazionali con alcuni indicatori di "performance" economica ed energetica, che mette in evidenza l'elevata efficienza energetica e la bassa intensità di carbonio dell'economia italiana. Negli ultimi 10 anni si è consolidato infatti il "disaccoppiamento" tra le emissioni di CO2, l'intensità di carbonio dell'economia ed il PIL.
INDUSTRIAIn Italia al 31 gennaio 2006 sono stati contati 1.104 impianti a rischio (23,6% in Lombardia). Il decreto legislativo 283/05 ha introdotto elementi per minimizzare il rischio di incidente prevedendo una serie di nuove procedure e di controlli. La maggior concentrazione di stabilimenti chimici e petrolchimici si trova in Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte e Veneto, di raffinerie in Sicilia e Lombardia. Le emissioni totali delle industrie in atmosfera si sono ridotte del 23% tra il 1990 e il 2001 e in particolare si sono ridotte drasticamente quelle dei principali inquinanti (-62% per l'ammoniaca, -30% per l'NOX, -58% per l'SOX, -40% per le polveri). La produzione di rifiuti speciali nel 2003 è stata di 100,6 milioni di tonnellate, di cui il 5,4% costituito da rifiuti pericolosi. I siti industriali dimessi da bonificare sono 56 e per i primi interventi sono stati stanziato 560 milioni di euro. Le strategie e i programmi per la bonifica dei siti contaminati hanno assunto un ruolo sempre più significativo per il risanamento e il riuso di aree strategiche per lo sviluppo e la riorganizzazione urbana.
TRASPORTILa domanda di trasporto crescerà, secondo previsioni, dell'1,8% per i passeggeri e dell'1,6% per le merci (negli ultimi 15 anni la domanda è aumentata del 30% per i passeggeri e del 10% per le merci). A questo aumento della domanda non ha corrisposto una adeguata offerta di infrastrutture: dal 1990 al 2003 sono restati invariati i chilometri in esercizio sia della rete autostradale che ferroviaria. La attuale realizzazione delle opere per ampliare la rete ferroviaria comporterà sensibili cambiamenti nell'offerta e di conseguenza nelle modalità di trasporto (la realizzazione dell'alta velocità sulla Milano-Bologna ad esempio permetterà un aumento del 112% dei treni al giorno). Il parco veicolare italiano è aumentato tra il 1990 e il 2003 del 33% e tra il '90 e il 2004 i maggiori aumenti sono stati registrati nei motocicli (+82%) e ciclomotori (+50%). Le auto sono aumentate del 24%. E in questi anni è aumentata anche la cilindrata delle auto in circolazione. Il settore dei trasporti è quello che incide di più nel bilancio energetico nazionale (44,4Mtep) e il 90% è imputabile al trasporto su gomma responsabile di un terzo delle emissioni di gas serra, del 47% di quelle di NOX, del 32% delle polveri e del 31% del benzene. Il settore trasporti è responsabile del 61% delle emissioni nazionali. Ma le emissioni sono comunque diminuite: tra il 1990 e il 2004 è stato registrato in particolare un -78% per il benzene, -21% per le polveri, e l'eliminazione del piombo. Le vetture in circolazione che rispondono agli standard ambientali in vigore nel 2005 sono il 93% delle auto diesel, il 73% di quelle a benzina e il 68% dei veicoli commerciali.
AREE URBANEIn Italia ci sono 14 sistemi metropolitani in cui vive circa il 16% della popolazione nazionale. A partire dagli anni '90 a causa di fattori sociali, economici ed anche ambientali la popolazione residente nelle maggiori città ha iniziato a decrescere a favore dei comuni della prima cinta metropolitana. A Milano ad esempio la fuga dalla città, dai dati dei quattro censimenti dal 1971 al 2001, ha interessato 476.000 abitanti: la popolazione è passata infatti da 1.732.000 persone a 1.256.211; a Torino hanno 'traslocato' circa 303.000 abitanti: la popolazione della città è passata da 1.167.968 abitanti a 865.263. Negli ultimi 40 anni del secolo scorso si è allargata anche l'area urbana: in questi anni l'area urbanizzata di Palermo è triplicata e quella di Milano è raddoppiata. Negli stessi anni è aumentata la domanda di mobilità urbana che ha messo a rischio la sostenibilità ambientale. L'auto privata resta il mezzo principale di spostamento all'interno delle città (a Roma ci sono 72 auto ogni 100 abitanti), ma nelle grandi città è aumentato dal 27,6% del 2000 al 28,6% del 2004 l'uso del mezzo pubblico che è soprattutto bus e tram (58,1%.). Le metropolitane nel 2002 erano presenti solo in 5 città con 126 Km di rete, attualmente sono state appaltate e cantierate opere per la costruzione di altri 121 Km di rete che porteranno a 10 le città dotate di questa infrastruttura. Ci sono 1.700 Km di piste ciclabili nelle città capoluogo di provincia e in 8 città superano i 70Km.
GESTIONE DEI RIFIUTII dati dell'Osservatorio Nazionale sui Rifiuti mettono in evidenza i progressi nella selezione e nel riciclaggio dei rifiuti urbani, con livelli di eccellenza in alcune Regioni. Tuttavia rimane anomalo, rispetto a molti paesi europei, il ruolo ancora rilevante delle discariche: l'utilizzazione energetica dei rifiuti conferiti in discarica consentirebbe di ridurre le emissioni di metano, un gas serra venti volte più pericoloso della CO2, e di contribuire nello stesso tempo a ridurre del 10% il gap verso l'obiettivo di Kyoto e ad aumentare la sicurezza energetica del paese. Inoltre emerge la criticità dell'aumento dei rifiuti nei settori industriali che hanno conosciuto negli ultimi anni una diminuzione delle produzioni. Questo dato potrebbe essere l'effetto della riduzione degli investimenti per aumentare l'efficienza dei processi, associando così il rischio di declino industriale con l'aumento degli impatti ambientali. E' un segnale che va considerato con grande attenzione.
RISORSE IDRICHEIl Rapporto 2005 del Comitato per la Vigilanza sull'uso delle risorse idriche conferma che il consumo medio giornaliero pro capite di acqua in Italia è superiore ai consumi dei paesi europei maggiormente sviluppati (tra le grandi città il record è di Roma con circa 350 litri per abitante al giorno). Questo dato è positivo se considerato dal punto di vista della disponibilità di acqua per i cittadini italiani. Tuttavia un livello così elevato di consumi è anche interpretato come indice di scarsa efficienza nella gestione di una risorsa naturale tanto preziosa quanto a rischio. Il confronto tra i consumi procapite e le tariffe mette in evidenza che in Italia le tariffe sono più basse della media dei paesi europei: la tariffa svolge una funzione di regolatore dei consumi, ovvero a maggiore tariffa corrispondono minori consumi e inoltre il sistema delle tariffe è connesso alla capacità di gestione e manutenzione dei servizi idrici. I dati mettono anche in evidenza che negli ultimi 10 anni gli investimenti nella gestione delle acque hanno avuto una diminuzione compresa tra il 20% e il 30%.
AGRICOLTURALa quantità totale di elementi nutritivi e di principi attivi contenuti nei fertilizzanti e nei prodotti fitosanitari è diminuita progressivamente. Tuttavia, tenuto conto della parallela diminuzione della Superficie Agricola Utilizzata le quantità distribuite per ettaro sono aumentate. Nella prospettiva di un'agricoltura sostenibile è necessario sostituire progressivamente l'uso di fertilizzanti e fitosanitari con tecniche a basso impatto. A questo proposito rappresenta un caso di successo la riduzione dei consumi di Bromuro di Metile (BM), largamente utilizzato in passato per la disinfestazione del terreno. L'Italia era il secondo consumatore nel mondo e il primo in Europa. Negli ultimi 10 anni il Ministero dell'Ambiente ha promosso la ricerca e la sperimentazione di nuove tecnologie che hanno consentito di eliminare il consumo di più di 7.500 tonnellate di BM annue, su un totale iniziale di circa 9.000. Un'indicazione positiva emerge anche dalla progressiva crescita dell'impiego dei prodotti biologici e dell'agricoltura biologica che copre 1 milione di ettari. Per quanto riguarda gli OGM, attualmente in Italia nessuna varietà geneticamente modificata è iscritta nel registro varietale e pertanto non ne è consentita la coltivazione, se non a fini sperimentali.
AREE PROTETTE E TURISMOIn Italia sono registrate nell'Elenco Ufficiale 772 Aree naturali protette, per un'estensione complessiva di 5.732.525 ettari, pari al 9,7% del territorio nazionale. Rispetto al 2000 sono state iscritte 103 nuove aree protette. Le aree marine protette coprono circa il 48%. La superficie protetta a terra ammonta a 2,9 milioni di ettari e oltre la metà di questa appartiene alle regioni del Mezzogiorno, dove si trovano 10 dei 23 Parchi nazionali ad oggi istituiti. La Campania, l'Abruzzo e il Trentino Alto Adige sono, nell'ordine, le regioni con i valori più alti di superficie protetta; l'Abruzzo possiede la percentuale più alta di territorio regionale protetto, pari al 28,1% con 3 parchi nazionali. Rispetto al 2000 il numero dei parchi naturali regionali non ha subito variazioni di rilievo, mentre sono state istituite 83 nuove riserve naturali regionali. La valorizzazione economica delle aree naturali protette, attraverso il turismo e le produzioni agricole di qualità (nei parchi sono stati censiti 557 prodotti tipici), sta fornendo indicazioni preziose per la riqualificazione dell'offerta turistica italiana. Più in generale, l'analisi dei "punti di forza" dell'offerta turistica in Italia conferma il ruolo della conservazione delle risorse naturali e culturali per il raggiungimento di risultati economici positivi.
Roma, 23 marzo 2006
fonte
http://www.minambiente.it/