27 febbraio 2006

Acquisti Verdi Expo 2006, il 2 Marzo si svolgera' il primo evento rivolto agli operatori...

Acquisti Verdi Expo 2006 è il primo evento dedicato agli acquisti verdi in Italia rivolto agli operatori. Sarà un’occasione di incontro e anche di visibilità per le aziende produttrici e/o distributrici di prodotti e servizi ecologici in Italia e per le Pubbliche Amministrazioni che acquistano prodotti utilizzando le procedure di Green Public Procurement (GPP).
L’evento è organizzato dalla
Cooperativa Palm Work & Project, che sviluppa e gestisce l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate in campo ambientale, in collaborazione con il portale AcquistiVerdi.it, che ospita le aziende produttrici e distributrici di prodotti ecologici in Italia.
Acquisti Verdi Expo è un doppio evento in una sola giornata: meeting degli operatori ed esposizione dei prodotti, il tutto nella splendida cornice della Cooperativa Palm che ha di recente creato nella sua sede di Buzzoletto di Viadana (MN) una nuova struttura con un Eco Store per l’esposizione e la vendita di prodotti ecologici e con due padiglioni attrezzati per convegni e mostre.
Il Primo Meeting italiano Operatori è una giornata di studio con tavole rotonde sul mercato verde in Italia: si discuterà di acquisti verdi nei processi di Agenda 21 Locale, di bioedilizia, di bandi “verdi”, ma anche degli aspetti di marketing legati alla vendita dei prodotti (marchi ecologici, comarketing, packaging).
L’esposizione è una mostra per aree tematiche dove le aziende potranno esporre gratuitamente i propri prodotti e/o materiali promozionali: prodotti a marchio ecologico per la casa, per l’ufficio, imballaggi ecologici, bioedilizia ed energia pulita per la casa. L’esposizione sarà allestita della cooperativa negli spazi dell’Eco Store con l’utilizzo esclusivo di pallet e pannelli di legno truciolare certificati PEFC e FSC, colorati con vernici naturali.
Le Pubbliche Amministrazioni potranno esporre gratuitamente poster, locandine, brochure, ecc. sulle proprie esperienze di Green Public Procurement e inoltre mostrare max. 3 slide Powerpoint su quanti e quali prodotti “verdi” hanno acquistato.
Per ragioni di spazio a disposizione, solo le prime aziende che daranno conferma via fax avranno la garanzia di poter esporre del materiale.
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Segreteria organizzativa AcquistiVerdi.it - Andrea Amato Tel. 0532.769666 – Cell. 340.1463243 e-mail
andrea@punto3.info
fonte
www.acquistiverdi.it

Visita Quibio.it l' usa e getta che rispetta l'ambiente - Bio-plastica, raccolta differenziata, usa e getta, materbi, pla.....
Il primo e-commerce di prodotti usa e getta Bio eco-compatibili come piatti, bicchieri, posate ecc... rigorosamente biodegradabili e compostabili al 100%.


23 febbraio 2006

Premio Impresa Ambiente: le domande prorogate al 28 Febbraio 2006...

Con l'istituzione del Premio Ambiente è Sviluppo, il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio vuole promuovere le migliori realizzazioni in campo ambientale che consentano di coniugare indici positivi di sviluppo socio-economico del Paese con l'uso sostenibile delle risorse ambientali.Il Premio nasce dalla convinzione che sia uno strumento efficace per innescare un meccanismo di replicazione e diffusione, e quindi moltiplicare comportamenti proattivi nei confronti dell'ambiente. L'obiettivo principale sarà quello di cogliere le realizzazioni più originali e più innovative e di valorizzarle portandole all'attenzione di tutti .
Il Premio è rivolto a tutti i potenziali attori dell'impegno verso uno sviluppo sostenibile per l'ambiente: ai settori produttivi e dei servizi per le innovazioni di processo e di prodotto, alla Pubblica Amministrazione per le iniziative di gestione e pianificazione, all'Università per premiare la ricerca, al mondo della comunicazione, della scuola e degli istituti di pena per la diffusione di una "cultura" dell'uso attento e sostenibile dell'ambiente come fattore e al tempo stesso conseguenza dello sviluppo economico.
Il Premio è anche un'occasione per discutere e far conoscere i più rilevanti temi ambientali:
una serie di convegni preparatori si tengono su tutto il territorio nazionale trattando temi come i cambiamenti climatici, la contaminazione dei suoli, l'energia, i rifiuti, le risorse idriche, il dissesto idrogeologico, le nuove tecnologie ambientali, i trasporti ecc...
fonte
http://www.premioambiente.it/

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14 febbraio 2006

Piatti, bicchieri, posate biodegradabili promossi da Legambiente...

Legambiente promuove Chinet, la linea completa di prodotti monouso per la tavola realizzati con metodi attenti all'uso delle risorse, completamente compostabili e biodegradabili. Fibra pressata ottenuta recuperando gli scarti inutilizzati dei bicchieri in cartoncino, legno proveniente da foreste controllate e certificate e Mater Bi derivato da mais non ogm.
Piatti, bicchieri, posate e vassoi monouso, da gettare subito dopo l'utilizzo, sono sicuramente comodi e pratici ma certamente non rappresentano il modo migliore per contribuire alla salvaguardia dell'ambiente. Eppure spesso rappresentano una comoda alternativa alle stoviglie convenzionali, sia in caso di pasti improvvisati - magari per numerosi ospiti - oppure per mangiare fuori casa. Certo la quantità di rifiuti prodotti aumenterebbe esponenzialmente se decidessimo di utilizzarli spesso, con grave danno per l'ambiente e con sostanzioso aumento dei consumi (di energia, materie prime, ecc.).
Per merende "allegre" dalla coscienza pulita allora, l'associazione vuole segnalare i prodotti Chinet dell'azienda Huhtamaki, articoli per una tavola bio caratterizzati da design e funzionalità eccellenti con i piatti in fibra pressata, ricavati dalle parti inutilizzate del cartoncino per i bicchieri, completamente compostabili e biodegradabili; le posate monouso in legno provenienti esclusivamente da foreste gestite in maniera responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici, garantite dal marchio FSC; i bicchieri per le bevande fredde in cartoncino accoppiato al Mater Bi, derivante da mais ogm free.I prodotti Chinet contraddistinti dal marchio di Legambiente possono essere utilizzati anche per servizi catering e mense grazie all'elevata resistenza e sicurezza e all'idoneità ad essere utilizzati per scaldare i cibi nel forno a microonde.
2006 - redattore: NZ
fonte
http://www.helpconsumatori.it/

08 febbraio 2006

Il mercato delle Bioplastiche alla conquista del 10% del mercato...

Futuro rosa per le bioplasticheMa occorrono investimenti per creare le capacità produttive necessarie.
IBAW, l'associazione europea dei produttori di polimeri biodegradabili, ha stimato che per le bioplastiche il mercato potenziale europeo si aggira intorno a 4 milioni di tonnellate, vale a dire il 10% dei consumi continentali di materie plastiche.Per attivare tutte le potenzialità sono però necessari investimenti nell'ordine dei miliardi di euro al fine di creare una capacità produttiva adeguata alla domanda, in particolare impianti di grandi dimensioni. Investimenti che richiedono interventi normativi in grado di sostenere la crescita della domanda e dell'offerta, così come oggi avviene per il settore dell'energie rinnovabili.Una prima misura positiva per il settore è l'esenzione delle bioplastiche dal pagamento dei contributi per i rifiuti di imballaggio decisa in Germania il maggio scorso.Le opportunità per i materiali biodegradabili derivano da numerosi fattori: il forte aumento dei costi delle plastiche tradizionali in questi ultimi anni, che hanno ridotto il gap di prezzo con i polimeri di origine naturale; il miglioramento di caratteristiche e prestazioni in alcuni settori chiave come il packaging; la crescente attenzione dell'opinione pubblica all'aspetto ambientale e all'impatto sul clima dell'uso di materie prime di origine fossile.L'associazione segnala che nel 2005 i costi dello zucchero e dell'amido, materie prime per la produzione di bioplastiche, sono stati inferiori a quelli delle materie prime di origine petrolchimica.In questi anni è anche cresciuto il numero dei produttori di plastiche di origine naturale e ciò ha innescato una maggiore concorrenza che porterà ad ulteriori diminuzioni nei costi di produzione.
Data: 07 febbraio 2006 @ 08:17:11 CETArgomento: Economia e mercati
fonte
www.polimerica.it/

03 febbraio 2006

La Coop supermercati e' stata condannata per i falsi sacchetti biodegradabili a 31.000 euro di multa....

Shopper degradabili, Antitrust condanna Coop

30/01/2006 - 16:58
Accolto il ricorso presentato dal Movimento Difesa del Cittadino e Legambiente per l'ingannevolezza della pubblicità degli "Shopper Coop 100% degradabili". Secondo l'Autorità "il messaggio è idoneo a indurre i consumatori in errore in ordine alle caratteristiche di ecocompatibilità dei sacchetti".
Ammonta ad oltre 31mila euro la multa comminata dall'Autorità Garante della Concorrenza ed il Mercato nei confronti della Coop Italia per aver indotto i consumatori in errore in ordine alle caratteristiche di ecocompatibilità degli "Shopper Coop degradabili al 100%". Nel mirino dell'Antitrust il messaggio pubblicitario della società diffuso sui quotidiani "La Repubblica" e "Corriere della Sera" il giorno 16 giugno 2005, diretto a promuovere il marchio Coop attraverso la presentazione dei nuovi sacchetti per la spesa di cui si enfatizzano le caratteristiche di ecocompatibilità.
L'indagine era stata avviata dall'
Autorità lo scorso luglio 2005 a seguito del ricorso da parte dell'associazione a tutela dei consumatori, Movimento Difesa del Cittadino e di Legambiente. Entrambi contestavano sia la presunta nocività per l'ambiente e per l'uomo dell'additivo utilizzato per la produzione dei sacchetti, sia la possibile confusione ingenerata dal messaggio pubblicitario che, enfatizzando le caratteristiche di degradabilità, indurrebbe a credere che essi possano essere utilizzati per la raccolta differenziata dei rifiuti.
"100% degradabile". Così il messaggio pubblicitario descriveva il prodotto spiegando che "la plastica" costituente il sacchetto "contiene un additivo, l'EPI-TDPA, che miscelato con il Polietilene convenzionale la rende totalmente degradabile. Nel giro di tre anni si decompone, senza rilasciare sostanze dannose, a differenza dei sacchetti di Polietilene (PE) che restano nell'ambiente per secoli. (...) I sacchetti Coop sono ecologici, quindi, ma quando non servono più vanno comunque gettati nei rifiuti".
Nessuna ingannevolezza, secondo l'Autorità, per quanto riguarda l'idoneità del messaggio ad indurre i consumatori a trascurare le normali regole di prudenza necessarie per prodotti pericolosi per loro la salute. Secondo le risultanze istruttorie emerge infatti che l'additivo EPI-TDPA non è tossico ed il processo di trasformazione del PE con esso additivato non appare idoneo a rilasciare nell'ambiente sostanze definite tossiche dalla normativa europea.
Ingannevole invece il messaggio per quello che riguarda le caratteristiche di ecocompatibilità dei sacchetti pubblicizzate. Secondo l'Autorità l'utilizzo dell'espressione "100% degradabile" richiama nell'immaginario collettivo il concetto di biodegradabilità. In considerazione dell'utilizzo di questo claim e della "vantata utilità della natura, il messaggio, in quanto induce a ritenere che i sacchetti siano ecologicamente compatibili, è in grado di orientare indebitamente le scelte dei consumatori".
"La definizione tecnica di biodegradabilità non è del tutto univoca - spiega l'Antitrust nella sentenza - Ad esempio, un materiale può essere biodegradabile in base agli standard ASTM (istituto di normazione tecnica nordamericano), ma non in base agli standard europei previsti dalla norma UNI EN 13432 (Requisiti per imballaggi recuperabili mediante compostaggio e biodegradazione)". Anche l'
Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni sottolinea, nel suo parere, che "la definizione di degradabilità data dalla Coop non trova alcun riscontro normativo".
Nella sentenza è inoltre evidenziato come "il messaggio ometta di indicare espressamente che il prodotto non è idoneo alla raccolta della spazzatura organica domestica, bensì unicamente alla raccolta dei rifiuti indifferenziati".

HC 2005 - redattore: SB fonte
www.helpconsumatori.it/