07 dicembre 2008

Un G8 a impatto zero...

Per salvaguardare l’ambiente naturale di La Maddalena, sia nei lavoripreparatori e nella realizzazione delle opere indispensabili per l’evento, sia nelcorso della gestione del summit, sono e saranno adottate una serie di misure, di tecniche e di soluzioni progettate con il preciso obiettivo di ridurre l’impattoambientale del G8. Nella scelta dei materiali da costruzione si è rispettata la tradizione locale dioperare con materiali reperiti sul posto, con largo uso in particolare di graniti epietre scistose, usate per il rivestimento delle costruzioni in cemento armato,così come è stato fatto, nei secoli scorsi, per la costruzione delle infrastrutture di carattere difensivo, con il risultato – allora importante a fini militari – di meglio mimetizzare e confonderle con il paesaggio frastagliato delle isole. Oggi questa tecnica consente di utilizzare soluzioni tecnologiche che riducono il consumo energetico degli edifici rispettando, allo stesso tempo, il contesto paesaggistico dei luoghi.Grande cura si sta ponendo per l’approvvigionamento energetico. Il G8 farà ilmassimo uso possibile di fonti di energia rinnovabili, come ad esempio il solare,che in prospettiva possono alimentare un progetto di autonomia energetica per La Maddalena. I “picchi” di consumo energetico, inevitabilmente molto alti nei giorni centrali della manifestazione, anche per la richiesta delle innumerevoli televisioni che da ogni parte del mondo raggiungeranno la sede del G8, saranno coperti comunque per la gran parte tramite energia elettrica trasportata sull’isola dalla costa gallurese tramite un elettrodotto sottomarino.Particolare attenzione è posta al tema della gestione del ciclo dei rifiuti. Laraccolta differenziata sulle isole abitate è già una realtà, a seguito di iniziativepuntuali adottate dal Comune e dall’Ente Parco. Per il G8 si intende arrivare asoglie di raccolta differenziata ottimali. Già ora tutti i materiali residuati dalleattività di costruzione, ristrutturazione e riuso degli edifici funzionali al G8 sono state trasferite in impianti autorizzati presenti in Sardegna. Il G8 non lascerà dietro di sé macerie né rifiuti di alcun tipo.Anche per i trasporti si farà ricorso soprattutto a mezzi a trazione elettrica, soprattutto all’interno della zona centrale dell’evento, sperimentando anchemodelli di imbarcazioni ibride in corso di realizzazione da parte di società egruppi della cantieristica italiana. Seguendo queste linee, il G8 intende favorire la crescita nell’arcipelago diattività economiche, legate in particolar modo al turismo, indicando un percorso di sviluppo compatibile con l’ambiente. La Maddalena e le altre isoledell’arcipelago possono ambire a diventare uno dei poli di attrazione più fortidell’intero Mediterraneo solo a condizione di non ripetere gli errori commessi da tante altre destinazioni turistiche, europee ed extraeuropee, che oggi pagano in termini di declino e di perdita di attrattività lo stravolgimento dell’ambiente compiuto in nome dell’economia. Nonostante tutti gli sforzi, sappiamo già che soprattutto le esigenze di trasporto di migliaia di persone coinvolte nell’evento produrranno un bilancio in passivo sul versante delle emissioni in atmosfera di CO2 ed altri gas ad effetto serra. Ne sarà calcolato esattamente l’ammontare, per compensarlo e far tornare a zero il bilancio ambientale del G8 piantando nuovi alberi, in parte nella stessa Sardegna, in parte nell’area sub-sahariana dell’Africa.Una scelta logica, questa, per un evento che riunisce insieme Paesi di ogni parte del mondo alla ricerca di soluzioni efficaci per ridurre gli squilibri oggi esistenti tra livelli e stili di vita dei popoli della terra e per trovare nuove modalità di aiuto ai Paesi in via di sviluppo, come condizioni necessarie di giustizia per qualsiasi obiettivo e speranza di pace.