30 agosto 2005

L' Ecoturismo non conosce crisi...

Gli operatori del settore turistico cominciano a fare i conti della stagione
L'ecoturismo non conosce crisi
Nel mare di numeri e parole, emergono anche alcune tendenze precise. Sicuramente una di queste è il buon gradimento del turismo ecologico legato alle aree protette ed ai prodotti enogastronomici del nostro territorioL'ecoturismo, il turismo che mette in relazione l'uomo e la natura alla ricerca di una migliore qualità di vita, oggi rappresenta un fenomeno culturale e sociale che ruota intorno alla riscoperta dell'ambiente, un vero e proprio mercato in continua crescita che favorisce una vacanza autentica e ricca di contenuti. In Italia, nel 2004, come emerge dal terzo rapporto sul turismo-natura (curato dall'Osservatorio Permanente costituito in ambito Ecotur, il cui Comitato tecnico scientifico è costituito dall'Ufficio Studi dell'Enit, dall'Università degli Studi dell'Aquila e dall'Istat), presentato nell'ambito della 15.ma edizione dell'Ecotur, Borsa internazionale del turismo di settore, l'ecoturismo è stato un affare da oltre sette miliardi di euro, grazie ai 75 milioni di presenze registrate presso le strutture recettive dei parchi naturali. Il Bel Paese è considerato una delle destinazioni turistiche più quotate nella graduatoria dei Paesi europei con il 96,3% di citazioni di gradimento, precedendo la Spagna, la Francia, la Grecia e il Regno Unito. Sempre più spesso i turisti richiedono in maniera specifica il «Prodotto Parchi» e le preferenze cadono soprattutto sul Parco Nazionale d'Abruzzo, uno dei parchi storici italiani; anche se nella graduatoria dei Parchi Nazionali al primo posto troviamo il Parco Nazionale delle Cinque Terre, seguito da quello dell'Abruzzo, dalle Dolomiti bellunesi, il Cilento, lo Stelvio, il Gran Paradiso e il Vesuvio. Un aspetto essenziale, agli occhi del turista, sono le attività che si aggiungono al semplice turismo di base come: l'educazione ambientale, la scoperta dei valori e delle tradizioni legate ai singoli Paesi ma soprattutto il coinvolgimento delle popolazioni locali che stimola anche la crescita di una nuova imprenditoria. Le attività più frequenti in questi viaggi sono la scoperta del patrimonio naturale/culturale, le escursioni all'aria aperta, la visita delle aree protette. A livello internazionale infatti è stato registrato l'aumento di tour operator che trattano il prodotto «Parchi e Natura». Il giovane ecoturista ha un'età compresa tra i 25 ed i 34 anni, lavora nel terziario, ha un buon livello di istruzione, preferisce organizzare in maniera indipendente le proprie vacanze ed è disposto a spendere tra i 500 e i 1500 euro. Nel corso del Convegno Europeo «Ecoturismo: valore per il territorio opportunità per l'impresa» promosso dalla Provincia di Teramo, l'ecoturismo è stato stimato con una quota pari al 2% del mercato turistico globale con potenziali di crescita annua del 20%. Il binomio turismo-natura rappresenta quindi il riposo, la tranquillità, la salubrità e l'enogastronomia. Il turista non cerca più proposte di viaggi standardizzate e massificate ma punta alla riscoperta della natura, delle aree rurali, dell'agriturismo e dei prodotti alimentari legati al territorio. Il cosiddetto «ecogastroenoturista». Il territorio nazionale può offrire 150 strade del vino da percorrere, centomila imprese agricole dove acquistare direttamente cibi e bevande genuine, 13.000 agriturismi pronti a garantire ospitalità, 4.000 prodotti tradizionali regionali, 148 specialità a denominazione di origine e indicazione geografica protetta e oltre 400 vini dogc, doc, igt. Un patrimonio a cui abbinare parchi, aree protette e oasi che coprono quasi il 10% del territorio nazionale, centinaia di specie volatili rare, ambienti naturali inimitabili e una varietà di vegetazione unica per effetto del clima. Si cerca quindi di far combaciare la natura ai due primati nazionali Made in Italy cioè quello paesaggistico e quello gastronomico. La parola «Italia» infatti agli stranieri fa venire in mente soprattutto cibo e vino, seguito dai luoghi e dai paesaggi. Un forte contributo allo sviluppo dell'ecoturismo ad esempio viene dall'esperienza del Parco Nazionale del Gran Sasso, in Abruzzo, che promuove un turismo capace di valorizzare e tutelare le peculiarità del territorio creando, allo stesso tempo, opportunità di sviluppo economico e sociale. All'interno del Parco, a Cortino, un Comune nei Monti della Laga, si sta realizzando infatti un progetto pilota di ecoturismo, unico progetto italiano all'interno dell'iniziativa comunitaria «Ecoturismo: luoghi e tradizioni»che vede coinvolti Croazia, Cipro, Germania, Grecia, Lituania, Portogallo, Spagna e Svezia. Sono tante però le regioni italiane che propongono diversi itinerari naturali ed enogastronomici, un esempio lo sono il Piemonte e la Campania. Torino infatti avrà il suo «Parco enogastronomico» che sarà realizzato sull'ex area carpano (10.500 metri di superficie nel quartiere Lingotto) e si articolerà su tre piani. La struttura ospiterà: un centro culturale dedicato ai cibi, uno spazio espositivo e didattico dei cibi e delle bevande di eccellenza piemontesi, un centro degustazione e un centro di vendita. Aperto al pubblico, che vi potrà accedere gratuitamente, il parco enogastronomico verrà utilizzato per promuovere la diffusione di cibi, caratterizzati dall'eccellenza e dall'elevata qualità. Saranno inoltre allestite una biblioteca e un ecomuseo. Infine, saranno organizzati corsi di educazione alimentare gratuiti per le scuole di Torino. In Campania invece attraverso il vino come tradizione gastronomica e arte sapiente della terra, sono stati allestiti tra il Parco del Vesuvio e Somma Vesuviana diversi scenari suggestivi tra convegni, degustazioni e spettacoli. La finalità dell'evento era la promozione dei vini della provincia e più in generale della regione Campania e delle sue meraviglie naturali. Centinaia quindi sono le proposte che fioriscono in tutta Italia per promuovere il fenomeno dell'ecoturismo e il rinnovato desiderio di contatto con la natura e il rispetto per essa.(Fonte A.M. – «Il Forestale»)(13 Agosto 2005)
fonte http://www.ecolabel.it
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