28 aprile 2006

WWF Giornata delle Oasi, Domenica 30 Aprile oltre 100 Oasi aprono...

Domenica 30 Aprile vieni anche tu a festeggiare nelle Oasi i 40 anni del WWF !
Con l'arrivo della primavera il WWF apre gratuitamente le sue aree protette per offrirti una giornata a contatto con la natura. Quest'anno, oltre a 100 Oasi WWF, saranno aperte al pubblico 40 Riserve Naturali del
Corpo Forestale dello Stato.
Domenica 30 aprile, dalle valli alpine ai laghi costieri della Toscana, dai boschi degli Appennini alle coste selvagge della Sicilia sarà l'occasione per grandi e piccoli per scoprire paradisi di biodiversità dove vivono lontre, caprioli, lupi e fenicotteri. Potrai partecipare a giochi, spettacoli, visite guidate e tante altre iniziative organizzate per l'occasione.
Qui puoi conoscere le Oasi aperte nella tua regione e tutti i programmi della Giornata Oasi>>
Le Riserve Naturali gestite dal Corpo Forestale dello Stato >>
Quest'anno ci sarà un motivo in più per festeggiare: nel 2006 si celebra infatti il quarantesimo compleanno del WWF, che in Italia ha mosso i primi passi nel 1966. Le 130 Oasi sono il più importante progetto di conservazione del WWF in Italia. Coprono oltre 30.000 ettari , ospitano 100 specie di animali o piante rare che in Italia sono minacciate di estinzione, e sono visitate ogni anno da 500.000 persone, in maggioranza giovani e scolaresche.
Dal 26 al 29 aprile 2006 le classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado visiteranno gratuitamente molte Oasi WWF. Saranno accompagnate da guide esperte che illustreranno l'ambiente naturale e proporranno giochi e attività divertenti e appassionanti, permettendo di conoscere e apprezzare il patrimonio inestimabile di biodiversità costituito dal sistema delle aree protette gestite dal WWF.
Sei un insegnante, vuoi saperne di più o iscrivere la tua classe >>
fonte
http://www.wwf.it/

18 aprile 2006

5-7 Maggiio 2006, XI Mostra convegno GENERAZIONI/ CIVITAS...

Dopo aver celebrato nel 2005 i suoi primi dieci anni, la piazza per il bene comune è pronta a ricominciare da undici con una nuova edizione (PadovaFiere 5-7 maggio 2006) mettendo a fuoco temi e nodi centrali per lo sviluppo del welfare locale ed europeo, puntando sul dialogo, sullo scambio e sulla messa in rete di iniziative e progetti significativi nel territorio.Ma come realizzare il bene comune da cui nessuno venga, e si senta, escluso? Attraverso il coinvolgimento e il protagonismo delle generazioni, maglia naturale intessuta di età, di generi, di culture diverse, di saperi, di storia, di vecchie e di nuove tecnologie....
L'edizione 2006
Dopo aver celebrato nel 2005 i suoi primi dieci anni, la piazza per il bene comune è pronta a ricominciare da undici con una nuova edizione (PadovaFiere 5-7 maggio 2006) mettendo a fuoco temi e nodi centrali per lo sviluppo del welfare locale ed europeo, puntando sul dialogo, sullo scambio e sulla messa in rete di iniziative e progetti significativi nel territorio.Ma come realizzare il bene comune da cui nessuno venga, e si senta, escluso? Attraverso il coinvolgimento e il protagonismo delle generazioni, maglia naturale intessuta di età, di generi, di culture diverse, di saperi, di storia, di vecchie e di nuove tecnologie…Perché generare significa creare non a caso, offrendo continuità a una storia già iniziata da altri dove a ciascuno viene chiesto di partecipare con il proprio personale bagaglio creativo colmo di cultura, valori ed esperienze. La generazione non è un’invenzione fine a se stessa, ma ha il compito intrinseco di progredire, di andare avanti. Di aiutare la storia e la società a fare passi nel presente, tenendo a mente un futuro che sappia essere migliore per tutti.E la donna, meglio di chiunque altro, è al centro del processo generazionale grazie alla sua naturale facoltà generatrice e a quella capacità di legame e di dialogo “generata” nei luoghi e negli ambiti in cui si sente coinvolta. È lei, dunque, la protagonista dell’undicesima edizione di Civitas, dato che non possono essere trascurati l’ampia presenza e l’impegno che da sempre e in forma crescente le donne rivestono all’interno del mondo del sociale e del non profit. Ma vanno ricordate anche tutte le situazioni in cui la donna non ha libero accesso a causa di pregiudizio e ignoranza culturale.Civitas riparte, dunque, dalla donna e dal suo ruolo principale nel terzo settore. Perché la convinzione è che il terzo settore sia risorsa e agenzia di innovazione, che pratica ed educa all’esercizio della responsabilità, che sa generare buone prassi per il bene comune.Come ogni anno la declinazione sui quattro attori della società (cittadini, società civile, imprese e istituzioni) aiuterà a sviluppare riflessioni, approfondimenti, relazioni e opportunità per coprogettare e realizzare… GenerAzioni di partecipazione, buone pratiche, valore, bene comune.Nel 2006 in Italia si festeggiano i sessant’anni dalla promulgazione del voto alle donne. Inoltre, oltre il 60 per cento delle persone impegnate nel terzo settore sono donne. La maggior parte dei progetti di microcredito sono finanziati proprio a favore di donne, ritenute anelli forti di stabilità nello sviluppo dell’economia dei paesi del sud del mondo.Riconoscendo, dunque, l’alto valore del ruolo generativo delle donne all’interno di ogni società, Civitas sceglie di dedicare loro l’undicesima edizione, per scommettere sulla loro “creatività sociale”, affrontando le discriminazioni per cui, ancor oggi, in tanti ambienti (dal lavoro alla famiglia, alla politica) e in tanti mondi, stentano ancora ad affermarsi.Civitas riconosce alla donna un impegno centrale e strategico per proporre e instaurare dialogo in grado di sviluppare un’altra economia, capace di rivedere i modelli di relazioni tra soggetti istituzionali e non e di spingere verso l’adozione di politiche sociali e ambientali locali e internazionali rispettose del valore di ogni essere umano.Anche quest’anno Civitas apre i suoi spazi espositivi e i momenti di formazione e incontro a realtà profit che hanno adottato comportamenti etici e compatibili con lo sviluppo dell’intera società, con il rispetto dell’ambiente e dei diritti della persona. L’integrazione e il dialogo tra il mondo del profit e quello del non profit esiste già, ma va sviluppato e facilitato. Civitas, piazza privilegiata d’incontro dell’economia sociale e civile, intende promuovere lo scambio di buone pratiche e di esperienze significative che fanno crescere, nelle realtà più diverse, la responsabilità sociale d’impresa.La Commissione europea, dichiarando il 2006 anno per la mobilità dei lavoratori, riconosce il valore della libera circolazione delle persone in grado di innescare processi virtuosi e generativi di integrazione e di conoscenza reciproca. Il lavoro, dunque, è sentito e interpretato anche come veicolo di cittadinanza e di appartenenza a comunità che non si esauriscono dentro i propri confini culturali e fisici.Gran parte dell’Europa unita si affaccia anche sul Mediterraneo e la politica euromeditteranea risulta un necessario punto di partenza per valorizzare quest’area geografica intrisa di cultura e storia imprescindibili e paradigma di azioni generate per il bene comune. Se oggi di globalizzazione si vuole parlare, è importante volgere lo sguardo e tendere la mano al Mediterraneo, culla della nostra civiltà e soggetto chiave di dialogo per l’Europa intera. Per investire sulla multilateralità e sulle integrazioni regionali è prioritario rinforzare i principi di legalità, corresponsabilità, solidarietà e cooperazione tra Europa e Mediterraneo. La promozione delle pari opportunità tra uomini e donne, il rispetto dei diritti umani e l’impegno per una politica attiva dell’occupazione sono solo alcuni degli spunti che si vogliono approfondire durante l’undicesima edizione di Civitas per lo sviluppo di efficaci politiche di collaborazione e cooperazione tra Europa e Mediterraneo.Civitas propone la trasversalità delle questioni ambientali all’interno delle scelte politiche, economiche e sociali: l’intero pianeta sta soffrendo una crisi ecologica di immense proporzioni, conseguenza evidente dello spietato sfruttamento e dell’inquinamento di generazioni. A livello locale, l’utilizzo indiscriminato delle fonti di energia porta al peggioramento progressivo della qualità della vita. Le ragioni sociali di questa crisi vengono attribuite soprattutto a uno spirito di mercato disumano e dalle disastrose conseguenze.In un’idea ripensata di sviluppo Civitas s’impegna a promuovere la conoscenza di buone prassi per il rispetto dell’ambiente e della vita dell’uomo, nell’ottica dello sviluppo sostenibile ed etico.Dopo dieci anni di cammino insieme, Civitas è motivata ancora a crescere: i principali temi individuati vogliono essere una base di partenza per favorire un dibattito costruttivo, un confronto serio e una progettazione efficace grazie al contributo che ciascuno vorrà dare a questa nuova edizione 2006.
fonte
http://www.civitasonline.it/

04 aprile 2006

LIFE: uno strumento finanziario per l'ambiente...





LIFE: uno strumento finanziario per l'ambiente
LIFE mira a contribuire allo sviluppo, all'attuazione e all'aggiornamento della politica e della legislazione comunitaria nel settore dell'ambiente. Tale strumento finanziario cerca inoltre di facilitare l'integrazione dell'ambiente nelle altre politiche e a contribuire allo sviluppo sostenibile nella Comunità.
ATTO
Regolamento (CEE) n.
1655/2000 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 luglio 2000, riguardante lo strumento finanziario per l'ambiente (LIFE) [ Cfr atti modificativi ].
SINTESI
LIFE eroga un contributo finanziario ad azioni a favore dell'ambiente nella Comunità e in taluni paesi terzi (paesi rivieraschi del mar Mediterraneo e del mar Baltico, paesi dell'Europa centrale e orientale candidati all'adesione all'Unione europea). Questi ultimi possono partecipare a LIFE-natura e a LIFE-ambiente a condizione di partecipare anche finanziariamente. LIFE è applicato per fasi:
la prima fase, dal 23 luglio 1992 al 31 dicembre 1995, ha ottenuto 400 milioni di euro;
la seconda fase ha avuto inizio il 1º gennaio 1996 e si è conclusa il 31 dicembre 1999 (con uno stanziamento di 450 milioni di euro);
la terza fase ha avuto inizio il 1º gennaio 2000, con scadenza prevista il 31 dicembre 2004 (lo stanziamento iniziale era di 640 milioni di euro). A seguito della relazione della Commissione sulla valutazione intermedia del regolamento (CE) n.
1655/2000 LIFE (si consulti la rubrica "Atti collegati"), il regolamento (CE) n. 1682/2004 ha prorogato questa fase fino al 31 dicembre 2006 (la dotazione per questo periodo supplementare ammonta a 317,2 milioni di euro).
Il presente regolamento abroga il regolamento (CEE) n.
1973/92, che aveva istituito lo strumento finanziario LIFE.
I progetti finanziati da LIFE devono soddisfare i seguenti criteri:
essere di interesse comunitario e contribuire agli obiettivi di LIFE;
essere presentati da partecipanti affidabili sul piano finanziario e tecnico;
essere realizzabili in termini di proposte tecniche, di calendario, di bilancio e di rapporto costo-beneficio.
LIFE è diviso in tre settori tematici, denominati LIFE-Natura, LIFE-Ambiente e LIFE-Paesi terzi. La ripartizione delle risorse finanziarie prevede che il 47% del bilancio totale del programma sia destinato a Life-Natura, il 47% a Life-Ambiente, il 6% a Life-Paesi terzi. Il 95% del bilancio è accordato ai progetti e il 5% alle misure di accompagnamento.
La Commissione provvede ai controlli dei finanziamenti, alla verifica dell'attuazione nonché, se del caso, al recupero degli importi indebitamente percepiti e, infine, all'attuazione delle azioni finanziate.
6 Nell'ambito dei tre settori gli Stati membri e i paesi terzi trasmettono le proposte di progetti alla Commissione, alla data che essa fissa ogni anno.
Il regolamento (CE) n.
1682/2004 introduce alcune modifiche, aventi in particolare i seguenti obiettivi:
adeguare LIFE alle disposizioni del nuovo regolamento finanziario in vigore dal 2003;
sostituire, nell'ambito della procedura di adozione delle modalità di applicazione, il comitato di regolamentazione con un comitato di gestione, conformemente alla giurisprudenza della Corte di giustizia;
portare dal 5% al 6% la percentuale del bilancio LIFE destinata alle misure di accompagnamento, allo scopo di migliorare la diffusione e il monitoraggio dei progetti;
procedere ad una nuova valutazione di LIFE entro il 30 settembre 2005;
istituire un sistema di monitoraggio dei progetti che saranno ancora in corso dopo il 2006.
LIFE-Natura
L'obiettivo specifico di Life-Natura è di contribuire all'attuazione della direttiva comunitaria concernente la
conservazione degli uccelli selvatici e di quella relativa alla conservazione degli habitat naturali e, in particolare, all'attuazione della rete "Natura 2000".
Sono ammissibili al finanziamento i progetti di tutela della natura e le misure di accompagnamento necessarie allo scambio di esperienze o alla preparazione, alla valutazione e al controllo di un progetto.
Il contributo finanziario è sempre accordato in forma di finanziamento congiunto. Può arrivare al 50% del costo ammissibile per i progetti relativi alla conservazione della natura e al 100% per le misure di accompagnamento. In circostanze eccezionali, per i progetti di tutela di habitat o specie prioritarie, la Commissione può finanziare fino al 75% del costo ammissibile.
LIFE-Ambiente
L'obiettivo specifico di LIFE-Ambiente è contribuire allo sviluppo di tecniche e metodi innovativi e allo sviluppo della politica comunitaria dell'ambiente.
I progetti finanziati da LIFE-Ambiente devono essere :
incentrati sulle priorità del Sesto programma d'azione in materia di ambiente;
progetti di dimostrazione che integrano considerazioni sull'ambiente e sullo sviluppo sostenibile nella pianificazione del territorio, che promuovono la gestione sostenibile delle acque e dei rifiuti o che riducono al minimo l'impatto ambientale delle attività economiche;
progetti preparatori allo sviluppo di nuove azioni, strumenti e norme comunitarie in materia di ambiente;
misure di accompagnamento;
La percentuale del sostegno finanziario della comunità può arrivare al 30% per progetti generatori di consistenti entrate, al 50% negli altri casi e al 100% per alcune misure di accompagnamento.
Per quanto attiene ai progetti di dimostrazione, le linee direttrici saranno stabilite dalla Commissione e pubblicate nella Gazzetta ufficiale. Le linee direttrici promuovono la sinergia fra le azioni di dimostrazione e i principi guida della politica ambientale. 14. Per quanto riguarda i progetti di dimostrazione, la Commissione adotterà e pubblicherà nella Gazzetta ufficiale delle linee guida, intese a promuovere la sinergia fra le azioni di dimostrazione e i principi guida della politica ambientale. Tali linee guida devono tenere conto, in particolare, del
piano d'azione per l'ecotecnologia e devono inoltre potenziare la complementarità tra LIFE-Ambiente e i programmi comunitari nei settori della ricerca, dei fondi strutturali e dello sviluppo rurale.
LIFE-Paesi terzi
L'obiettivo specifico di LIFE-Paesi terzi è contribuire alla creazione di capacità e strutture amministrative necessarie nel settore dell'ambiente nonché allo sviluppo di politiche e programmi d'azione nel settore dell'ambiente nei paesi terzi rivieraschi del Mar Mediterraneo e del Mar Baltico.
Possono ottenere un contributo finanziario fino al 70% del costo totale i progetti di assistenza tecnica e fino al 100% le misure di accompagnamento.
I progetti devono:
rivestire un interesse per la Comunità;
favorire lo sviluppo sostenibile;
apportare soluzioni a gravi problemi ambientali.
RIFERIMENTI
Atto
Data di entrata in vigore
Data limite di trasposizione negli Stati membri
Gazzetta ufficiale
Regolamento (CE) n.
1655/2000
31.07.2000
-
GU L 192 del 28.07.2000

Atto(i) modificatore(i)
Data di entrata in vigore
Data limite di trasposizione negli Stati membri
Gazzetta ufficiale
Regolamento (CE) n.
1682/2004
08.10.2004
-
GU L 308 del 05.10.2004
ATTI CONNESSI
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 settembre 2004, riguardante lo strumento finanziario per l'ambiente (LIFE +) [
COM(2004) 621 - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale] La Commissione propone un nuovo strumento unico di finanziamento delle azioni nel campo dell'ambiente, denominato LIFE+ e inteso a razionalizzare e semplificare i finanziamenti in questo settore, con una dotazione complessiva di 2 190 milioni di euro per il periodo 2007-2013. LIFE+ sostituirà i programmi finanziari preesistenti, quali LIFE, il "programma urbano", il "programma ONG" e Forest Focus, raggruppandoli in un unico quadro normativo e procedurale che permetta interventi più mirati e coerenti e quindi un'azione comunitaria più efficace. Questo strumento unico favorirà anche una maggiore trasparenza e visibilità, a tutto vantaggio della coerenza e della complementarità con gli altri fondi e programmi comunitari.
LIFE+ presenterà due componenti:
una componente "attuazione e governance" (che fruirà del 75-80% dei fondi), concernente, in particolare, lo sviluppo e la dimostrazione di approcci e strumenti strategici innovativi; il consolidamento delle conoscenze relative, da un lato, alla politica e alla legislazione in materia di ambiente e, dall'altro, allo stato dell'ambiente e ai fattori che esercitano un impatto su di esso; l'attuazione della politica ambientale comunitaria a livello locale e regionale; una maggiore partecipazione dei soggetti interessati;
una componente "informazione e comunicazione" (che disporrà del 20-25% dei fondi), riguardante la diffusione delle informazioni e la sensibilizzazione dell'opinione pubblica, nonché il sostegno alle misure di accompagnamento.
Codecisione
COD/2004/0218
Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio, del 30 agosto 2005, Valutazione intermedia del regolamento (CE) n.
1655/2000 - Programma LIFE [COM(2005) 394 - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale] La proroga del programma LIFE III ha dato luogo ad una seconda valutazione intermedia. Questa relazione conferma l'efficacia di LIFE nell'aggiornare, sviluppare e migliorare la politica ambientale dell'Unione europea e la sua applicazione negli Stati membri. La proposta relativa al nuovo programma LIFE+ consentirà di mettere a frutto gli insegnamenti ricavati da LIFE III nel più ampio contesto del 6° programma d'azione per l'ambiente.
Relazione speciale n. 11/2003 relativa allo strumento finanziario per l'ambiente (LIFE), corredata delle risposte della Commissione [Gazzetta ufficiale C 292 del 02.12.2003].
Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio, del 5 novembre 2003, Valutazione intermedia del regolamento (CE) n.
1655/2000 LIFE [COM(2003) 668 def. - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]. Tale relazione conclude che LIFE resta uno strumento valido e utile che contribuisce all'attuazione della politica comunitaria nel settore dell'ambiente. La Commissione propone di prolungare la terza fase di LIFE per altri due anni (fino al 31 dicembre 2006). Tuttavia, si rivelano necessari per tale strumento i seguenti miglioramenti:
semplificare le procedure generali di gestione e quelle di selezione dei progetti;
ridurre il numero dei progetti finanziati per favorire i gruppi nazionali o transnazionali dei progetti;
migliorare la diffusione e lo sfruttamento dei risultati;
basare LIFE soprattutto sulle priorità del
Sesto programma d'azione in materia di ambiente .
Partecipazione a LIFE
Decisione
n. 3/2001 del Consiglio di associazione UE-Romania, del 23 marzo 2001, che adotta le condizioni e le modalità di partecipazione della Romania allo strumento finanziario per l'ambiente (Life) [Gazzetta ufficiale L 127 del 09.05.2001].
Relazione speciale n. 11/2003 relativa allo strumento finanziario per l'ambiente (LIFE), corredata delle risposte della Commissione [Gazzetta ufficiale C 292 del 02.12.2003].
Linee guida
Linee guida 2005-2006 relative ai progetti preparatori LIFE-Ambiente [Gazzetta ufficiale C 287 del 24.11.2004].
Linee guida per i progetti di dimostrazione LIFE-Ambiente [Gazzetta ufficiale C 191 del 27.07.2004]
Linee guida per i progetti di dimostrazione LIFE-Ambiente [Gazzetta ufficiale C 308 del 27.10.2000]. La Commissione europea stabilisce tali linee guida conformemente al disposto dell'articolo 4, paragrafo 4, del presente regolamento. In esse fornisce una panoramica della politica comunitaria e della legislazione ambientale cui devono contribuire i progetti Life-Ambiente. Presenta gli obiettivi comunitari in materia di ambiente, quali la pianificazione del territorio, la gestione delle acque, l'impatto delle attività economiche, la gestione dei rifiuti e la produzione di prodotti rispettosi dell'ambiente.