21 agosto 2005

Conto energia Fotovoltaico, finalmente la legge!

Fonte Ilsolea360gradi – Newsletter di ISES ITALIA – n.7, luglio-agosto 2005
Via libera al conto energia FV dopo il parere favorevole
della Conferenza Unificata
Si chiude il faticoso iter del "conto energia". In sintesi i contenuti aggiornati del decreto
attuativo in via di pubblicazione. In quanto tempo installeremo i 100 MW fotovoltaici?
Stavolta siamo proprio in dirittura d’arrivo! A quasi un anno dalla scadenza prevista dal Dlgs. 387,
lo scorso 14 luglio l’ultima versione della bozza di decreto che incentiva il kWh fotovoltaico ha
avuto il parere favorevole della Conferenza Unificata. Il decreto, elaborato dal Ministero delle
Attività Produttive di concerto con il Ministero dell’Ambiente, definisce il cosiddetto "conto energia"
per il fotovoltaico, secondo quanto indicato dall'art.7 del Dlgs. 387 del 2003, per impianti con taglie
comprese tra 1 kW e 1.000 kW di potenza. La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dovrebbe a
questo punto essere quanto mai prossima.
Vediamo in sintesi i principali contenuti del decreto, aggiornando le indicazioni che abbiamo
riportato sul precedente numero de Ilsolea360gradi (pag.3).
L’incentivazione per la produzione elettrica da fotovoltaico sarà erogata per 20 anni per impianti la
cui domanda sia stata inoltrata da persone fisiche e giuridiche, compresi i soggetti pubblici e i
condomini di edifici. Le tariffe per kWh sono definite in base alla taglia dell’impianto (vedi tabella);
per gli impianti la cui domanda perverrà dal 2007 la tariffa decrescerà del 2%. Il decreto non
considera nessun incentivo specifico per l'integrazione dell'impianto FV nell'edificio: gli impianti
possono essere installati anche a terra.
Tariffe incentivanti del FV per 20 anni (domande 2005-2006)
Impianti di potenza da 1 a 20 kW 0,45 €/kWh
Impianti di potenza da 20 kW a 50 kW 0,47 €/kWh
Impianti di potenza da 50 kW a 1.000 kW 0,50 €/kWh
(valore massimo della
tariffa soggetto a gara)
Gli impianti che avranno diritto all’incentivazione saranno solo quelli entrati in esercizio dopo il
30 settembre 2005 e la cui domanda sarà presentata a un Soggetto Attuatore (indicato
dall’Autorità, forse la Cassa Conguagli Energia) entro le date stabilite (la prima probabile scadenza
potrebbe essere 31 dicembre, molto più probabilmente il 31 marzo 2006).
Il decreto prevede anche specifiche condizioni per la cumulabilità del conto energia con altri
incentivi (art.12); in particolare, le tariffe incentivanti sono ridotte del 30% se il soggetto che
realizza l’impianto beneficia della detrazione fiscale; tali tariffe non verranno erogate se gli impianti
hanno ricevuto incentivi pubblici in conto capitale superiori al 20% del costo di investimento o se
usufruiscono dei certificati verdi.
Va detto che il conto energia italiano è una sorta di "sistema di incentivazione ibrido". Infatti,
l’energia elettrica dall’impianto fotovoltaico potrà essere autoconsumata o immessa nella rete
locale (quando la produzione eccede il consumo delle proprie utenze) e conteggiata da un
ulteriore apposito contatore, in modo che il distributore locale potrà scontare dalle bollette
l'elettricità ricevuta nella propria rete, secondo quanto stabilisce la delibera 224 del 2000
dell’Autorità che disciplina le condizioni tecnico-economiche del servizio di scambio sul posto
dell’energia prodotta da impianti FV con potenza non superiore a 20 kW. L’incentivo tariffario per
l’energia prodotta verrà, quindi, sommato al risparmio reso possibile dall'utilizzo della stessa
energia elettrica solare, cioè una quantità di energia elettrica non prelevata dalla rete che non
verrà così contabilizzata in bolletta (il valore di questa energia è grosso modo compreso tra 0,15-
0,17 € e 0,095-0,080 € per kWh).
Per gli impianti con potenza superiore ai 50 kW è previsto invece un meccanismo di gara della
tariffa. Mentre per le altre due taglie (1-20 e 20-50 kW) l’elenco degli impianti aventi diritto alla
tariffa incentivante è ordinato secondo la data di presentazione della domanda, nel caso degli
impianti sopra i 50 kWp la graduatoria è in base al valore della tariffa incentivante richiesta: la
priorità è data a quelle domande con il valore più basso di tariffa richiesta. Inoltre, per gli impianti
con taglia da 50 a 1.000 kW il soggetto responsabile dell’impianto deve costituire una cauzione
(pari a 1.500 € per kWp da installare) a titolo di penale in caso di mancata realizzazione
dell’impianto nei termini previsti dal decreto. Quest’ultima disposizione rischia di rendere fattibili tali
progetti solo per i grandi gruppi industriali.
Le domande per tutte le tipologie di impianti dovranno essere inoltrate trimestralmente al
Soggetto Attuatore entro il 31 marzo, 30 giugno, 30 settembre e 31 dicembre di ciascun anno. La
centralizzazione della procedura per l'ottenimento della tariffa incentivante potrebbe comportare
tempi più lunghi nella gestione del progetto rispetto a quelli previsti dal decreto (art.7 del decreto),
che tuttavia non sono affatto brevi.
Le tariffe incentivanti saranno riconosciute fino a quando la potenza cumulativa di tutti gli impianti
che le ottengono raggiungerà la quota di 100 MW: 60 MW per gli impianti fino a 50 kWp e 40 MW
per gli impianti da 50 kWp a 1 MWp.
Il decreto stabilisce anche che l’obiettivo nazionale di potenza cumulata da installare sia al 2015
pari a 300 MW, un valore che secondo gli attuali sviluppi del mercato ci sembra veramente poco
ambizioso.
Speriamo comunque che il decreto sul conto energia sia solo un primo passo per un reale decollo
del fotovoltaico in Italia che purtroppo patisce un ritardo di oltre un decennio rispetto alla
Germania, paese leader del settore, che lo scorso ha installato circa 100 MW (quelli previsti per
l’Italia) in meno di 4 mesi! Cosa accadrà in Italia? Molto dipenderà da come verrà gestito il
programma, in quanto tempo, dal rispetto delle scadenze, ma sarà determinante che in questo
periodo la tecnologia si sappia conquistare nel nostro paese un’immagine positiva e questo
dipenderà anche dalla qualità degli impianti realizzati.
Leonardo Berlen
Alcune brevi informazione tecniche
1. Quanto produce un impianto fotovotaico?
Tetto FV
da 1 kWp
(8 m2) a:
Energia elettrica
generabile
in un anno
Milano 1.100 kWh per kW
Roma 1.300 kWh per kW
Trapani 1.600 kWh per kW
2. Qual è la durata di vita di un impianto fotovoltaico?
La durata di un sistema FV si aggira intorno ai 30 anni, con un decadimento della produttività
negli anni piuttosto limitato. Tuttavia alcuni esperti in Giappone stimano che un impianto possa
produrre energia anche con 80 e più anni di vita.
3. Un caso semplificato di costo e tempo di rientro economico
Ipotesi: Impianto FV residenziale da 2 kWp (16 metri quadrati di superficie)
q Costo chiavi in mano (stima): 13.500 € + IVA 10% = 14.850 €
q Produzione in Italia Centrale (2 kW) = 2.600 kWh
q Guadagno dalla vendita del kWh FV = 2.600 x 0,45 € = 1.170 €
q Risparmio sul costo evitato dell’energia
= 2.600 x 0,15 € (costo medio dell’elettricità per le famiglie) = 390 €
q Vantaggio economico totale annuale = 1.170 + 390 = 1.560 €
q Tempo di ritorno dell’impianto = 14.850 : 1.560 = 9,5 anni
Dopo questo periodo si rientra dell'investimento e si comincia a guadagnare.
Per informazioni: ISES ITALIA
tel. 06 77073610-11 - e-mail: berlen@isesitalia.it
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