02 novembre 2005

3/4 Nov., Primo Salone del Riciclo e della Sardegna Sostenibile...

La finalità dell'iniziativa “L'isola Ecologica”, il I° SALONE DEL RICICLO E DELLA SARDEGNA SOSTENIBILE, è quella di mettere a confronto le componenti imprenditoriali, politiche e sociali della nostra Regione insieme a rappresentanti del mondo tecnico-scientifico che si occupano di politiche ambientali relative alla gestione del sistema di raccolta differenziata. Il fine ultimo è quello di: verificare lo stato di applicazione in Sardegna del Decreto Legislativo Ronchi (22/97), offrire l'opportunità di conoscere da vicino i modelli di eccellenza presenti in alcune delle nostre realtà regionali e nazionali maggiormente significative e creare i presupposti per costruire un tavolo di concertazione per la progettazione partecipata di interventi integrati sui temi del riciclo dei rifiuti e della salvaguardia ambientale.
Gli obiettivi saranno, dunque:
valutare le diverse soluzioni per mettere in pratica l'Agenda 21, regole ambientali europee e vantaggi e svantaggi
fornire strumenti pratici per migliorare la gestione locale dei rifiuti, e le metodologie di riciclaggio
incentivare e/o rafforzare il network tra i soggetti presenti
ricercare, con il contributo delle Istituzioni, Associazioni, Enti, i percorsi progettuali e partecipati per trovare risposta ad alcune delle domande più importanti ( è' possibile che sia ancora troppo scarso l'impegno in materia di sensibilizzazione? La burocrazia ne agevola l'attuazione in modo corretto? Esistono nuove normative locali? Le competenze all'interno delle amministrazioni hanno possibilità di aggiornamento in materia di gestione dei rifiuti? E' possibile fare impresa e creare occupazione in questo contesto? Di quali benefici immediati godremmo noi e il nostro territorio da una corretta gestione della raccolta differenziata? )
sensibilizzare il pubblico che prenderà parte all'iniziativa, al tema dell'impatto ambientale e quale possa essere il rapporto di interazione tra i nostri modelli di consumo e l'ambiente
sviluppare percorsi di educazione al riciclo e al riuso nella prospettiva di un educazione ecologica per la scuola primaria e secondaria. L'Associazione Scripta Manent ritiene, infatti, che la scuola può e deve svolgere un ruolo fondamentale in una. campagna educativa sulla raccolta differenziata dei rifiuti
analizzare i diversi metodi di raccolta e di riutilizzo dei rifiuti proporre, attraverso l'analisi di quanto emerso durante i lavori, nuovi modelli comunicativi rispondenti ai criteri di sostenibilità ed efficacia.
L´Agenda 21, il documento programmatico approvato alla conferenza ONU di Rio de Janeiro nel 1992, detta gli indirizzi per attuare sul piano ambientale, sociale ed economico quello sviluppo sostenibile che si propone di "soddisfare le esigenze del presente senza compromettere la possibilità delle future generazioni di soddisfare le proprie". Dal momento della sottoscrizione del documento programmatico, è risultato evidente come gli obiettivi, tanto ambiziosi, potessero essere realizzati soli partendo dal basso, dall'impegno cioè delle comunità locali. Così dal 1994, centinaia di Comuni, Province e Regioni in Europa hanno avviato un percorso di progettazione partecipata, informata, responsabilizzante al fine di costruire una nuova generazione di piani di azione ambientali.
In Italia, il decreto Ronchi ha dettato le norme per uno sviluppo sostenibile, accogliendo gli indizi programmatici dell'Agenda 21, ma la sua piena attuazione rappresenta ancora per molte amministrazioni della nostra Regione un traguardo ancora lontano, nonostante proprio in Sardegna, l'ambiente sia da tutelare forse più che altrove.
Infatti, le percentuali di differenziata risultano certamente troppo basse e spesso relative a raccolte parziali, attestando la nostra regione agli ultimi posti in Italia, nonostante siano presenti punte di eccellenza rappresentate da alcune amministrazioni locali che si adoperano con professionalità riconosciuta anche a livello nazionale.
Scripta Manent ritiene che una corretta campagna di informazione ed educazione alla raccolta differenziata dei rifiuti debba essere, traendo esperienza anche da quanto già realizzato, la premessa necessaria per sviluppare un percorso di progettazione partecipata che veda coinvolti e attivi diversi soggetti, istituzionali e non istituzionali, con l'obiettivo di creare i presupposti per avviare un processo di confronto, scambio e conoscenza sui temi dell'educazione alla raccolta differenziata per uno sviluppo sostenibile, in continuità con quanto previsto dal Decreto Ronchi e dall'Agenda 21.
Queste sono le ragioni che ci inducono a progettare “L'isola Ecologica”, il I° SALONE DEL RICICLO E DELLA SARDEGNA SOSTENIBILE. Un'occasione di confronto e verifica tra le Amministrazioni e gli altri soggetti che a vario titolo operano attivamente, per capire come e cosa si fa e ragionare insieme sulla costruzione di politiche rispettose del bene più prezioso che abbiamo: il nostro territorio.
Analisi di Contesto
Il Sesto Programma d'Azione Ambientale, approvato dal Parlamento Europeo con Decisione n. 1600/2002/EC, identifica quattro ambiti da affrontare per il miglioramento dello stato dell'ambiente:cambiamento climatico, natura e biodiversità, ambiente e salute, risorse naturali e rifiuti.
Per la tematica risorse naturali e rifiuti le azioni prioritarie individuate sono l'elaborazione di una strategia sull'uso e gestione sostenibile delle risorse e sul riciclaggio dei rifiuti, l'attuazione di misure per la loro prevenzione e gestione, l'elaborazione o revisione della normativa. La relazione illustrata dal ministro dell'Ambiente, Altero Matteoli, alla Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti, evidenzia un dato significativo: in ben sette regioni italiane, tutte del Centro-sud, i tassi di raccolta differenziata dei rifiuti restano inferiori al 10%..
Nel quinquennio compreso tra il '99 e il 2003, ha premesso il ministro, "la raccolta differenziata ha fatto registrare a livello nazionale un incremento pari a 2,7 milioni di tonnellate, da 3,7 a 6,4 milioni, corrispondente ad una crescita del 73,3%": la media italiana 2003 era del 21,5% (33,5% al Nord, 17,1% al Centro e 7,7% al Sud), ma nello stesso anno i tassi di raccolta differenziata - sebbene in progresso - si collocavano tra l'8 e il 9% in Lazio, Campania e Calabria, tra il 5 e il 6% in Basilicata e Sicilia e sotto il 5% in Molise e Sardegna. La Regione Sardegna spinge gli enti locali verso l'applicazione di una gestione integrata dei rifiuti in un' ottica di efficacia, efficienza ed economicità. Per quanto detto, la nostra Associazione considera indispensabile incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti, che per varie cause non ha ancora raggiunto, in Sardegna, come si è visto, i livelli previsti per legge, offrendo un'opportunità di incontro ai Consorzi, agli Enti Locali, al mondo associazionistico per tracciare sinergicamente i percorsi futuri possibili. A quasi otto anni dall'emanazione del Decreto Ronchi, in cui vengono definiti gli obiettivi di sostenibilità e partecipazione delle aziende, con l'indicazione di alcuni strumenti per la creazione di un sistema integrato, infatti, non sono ancora stati raggiunti gli obiettivi previsti per legge: infatti, vi sono zone virtuose come il Consorzio di Comuni del Medio Campidano, e altre, più numerose, dove la raccolta non viene attuata affatto.
02/11/05 fonte
http://www.lisolaecologica.it/
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