17 ottobre 2005

Dai campi arriva l' alternativa al petrolio...

PETROLIO: DA AGRICOLTURA ALTERNATIVE SOSTENIBILI AL CARO PREZZI
"Contro il caro petrolio che pesa anche sul prezzo del gasolio nel settore agricolo è necessario investire in energie alternative come i biocarburanti ottenuti da coltivazioni quali cereali, barbabietole e girasole che l'Italia può produrre in abbondanza". E' quanto afferma la Coldiretti dopo che l'analisi dell'Ismea relativa al mese di agosto ha evidenziato una crescita del 9,8% rispetto all'anno precedente del prezzo dei carburanti in agricoltura. Con il prezzo del petrolio che ha raggiunto livelli record diventa competitivo investire nella produzione di benzina e gasolio ecologici, come il bioetanolo e il biodisel, anche per il contributo che possono offrire al raggiungimento degli obiettivi fissati dal protocollo di Kyoto con la riduzione delle emissioni di gas serra. Negli Stati Uniti - ricorda la Coldiretti - è stata recentemente approvata una normativa per raddoppiare la produzione di etanolo mentre in Brasile la maggior parte dei venti milioni di automobilisti utilizza benzina che contiene il 25% di bioetanolo ottenuto dalla canna da zucchero. A livello europeo - continua la Coldiretti - in Germania sono ormai 1900 le stazioni distributrici di biodisel ottenuto dalle coltivazioni agricole mentre in Francia un proprietario di auto diesel su due viaggia utilizzando miscele con energia verde, sette raffinerie su tredici incorporano il biodisel nel gasolio in percentuale del 5%, oltre trenta gruppi industriali utilizzano veicoli con biodisel al 30% e nei prossimi tre anni verrà triplicato il contingente defiscalizzato. Per questo anche in Italia - continua la Coldiretti - serve la messa a punto di un programma di alimentazione delle autovetture con miscele di biocarburanti anche attraverso l'impegno delle amministrazioni locali e un piano di defiscalizzazione che incentivi accordi per l'utilizzazione e lo sviluppo delle coltivazioni nazionali tra imprese agricole, trasformatori industriali e distributori commerciali. Il bioetanolo - spiega la Coldiretti - viene prodotto tramite processi di fermentazione e distillazione di materiali zuccherini, amidacei o sottoprodotti come cereali, barbabietola da zucchero e prodotti della distillazione del vino, mentre il biodisel deriva dall'esterificazione degli oli vegetali ottenuti da colture come il colza e il girasole. Con il biodisel - conclude la Coldiretti - è possibile ridurre dell'80 per cento le emissioni di idrocarburi e policiclici aromatici e del 50 per cento quelli di particolato e polveri sottili mentre con il bioetanolo si riducono le emissioni di idrocarburi aromatici come il benzene del 50% e di oltre il 70% anidride solforosa mentre cali più contenuti si hanno anche per il particolato e per le polveri sottili.
fonte
www.coldiretti.it
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