13 settembre 2007

Con Icea al Sana 2007, il test fai da te per scoprire se il cibo è naturale...

Un semplice test ecologico per verificare anche da casa se gli additivi dei biscotti o del barattolo di marmellata appena acquistato sono compatibili con un prodotto biologico. Arriva Icea-check food, il test ecologico fai-da-te che consentirà di esaminare l’effettiva naturalità di quello che mangiamo. Predisposto inizialmente solo per i cosmetici, il test si estende ora anche al cibo: sarà sufficiente indicare negli appositi spazi del programma informatico scaricabile da internet gli additivi base di un prodotto (acido citrico, pectina, ecc), obbligatori sulla confezione, e premere un tasto per sapere se rientrano nell’elenco delle sostanze consentite dalla certificazione biologica. Icea-check food, realizzato da Icea, il principale organismo italiano per la certificazione del biologico, e da settembre disponibile gratuitamente sul sito www.icea.info, sarà presentato in occasione della prossima edizione di Sana, il salone internazionale del naturale, in programma a Bologna dal 13 al 16 settembre.
Icea-check food valuta gli additivi alimentari inseriti, e li divide in “buoni” e “cattivi”. I “buoni”, visualizzati in verde, sono quelli eco, che non sono realizzati con procedimenti chimici artificiali, né producono effetti indesiderati sul corpo umano. Fanno cioè parte dell’elenco di sostanze ammesse dai criteri della certificazione bio-food, definiti da Aiab, l’associazione italiana agricoltura biologica, insieme a produttori, centri universitari e consumatori. Tutti gli altri, evidenziati in rosso, sono i “cattivi”, che pur essendo a norma di legge, vengono evitati dalle aziende più sensibili alle preferenze dei consumatori. Esiste anche un valore intermedio, il giallo: sono quegli additivi che possono essere considerati bio a seconda se interagiscono con prodotti di origine animale o con prodotti di origine vegetale (l’utente di Icea-check food, infatti, è chiamato a specificare all’inizio quale categoria di prodotto si sta considerando).
“Icea-check food – spiega Alessandro Pulga, direttore di Icea – è uno strumento in più nelle mani dei consumatori. E’ una bussola che può aiutare i consumatori ad orientarsi tra i vari prodotti e capire, anche tra quelli sprovvisti di marchio di certificazione biologica, quali si avvicinano di più alla filosofia bio”.
Icea al Sana: una realtà di 400 addetti e 11mila aziende certificate
Il funzionamento di Icea-check food sarà illustrato in fiera presso l’area di Icea. L’ente di certificazione sarà infatti presente in forze, quest’anno, al Sana, con una superficie di oltre 350 metri quadrati, divisi tra il padiglione 26 (stand B37 – C38) dedicato a salute e benessere, e il padiglione 22 ai prodotti alimentari, con un’area espositiva di 128 mq (stand B16 – C 15) e uno spazio forum di 64 (stand C 20); in più un’area dedicata sul nostro sito www.icea.info. Icea rappresenta una realtà che conta circa 400 addetti tra tecnici controllori, impiegati nazionali, regionali e delle sedi estere; nei suoi stand ospiterà anche soci, partner, aziende e panieri dei prodotti delle 11mila aziende certificate, che potranno essere assaggiati nell’area degustazione.
Il punto sui negozi certificati bio tra le iniziative dell’area forum
Ogni giorno si terranno iniziative e incontri presso l’area forum. Il pomeriggio del giorno d’apertura si parlerà, ad esempio, di come armonizzare a livello europeo i criteri per la certificazione dei cosmetici naturali, che attualmente spazia dal rigore dei tedeschi alla maggiore tolleranza dei francesi, passando attraverso la posizione intermedia di italiani, belgi e britannici. Nei giorni successivi si alterneranno rassegne e lezioni di degustazione di mieli e vini bio, corsi per tecnici controllori, conferenze sulla cucina crudista e sul Biologico di Fattoria, una riunione del tavolo di coordinamento tra mondo bio e del commercio equo e solidale, un incontro dei biologi nutrizionisti e uno, sabato pomeriggio, sullo standard Valore-sociale e la responsabilità d'impresa. La mattina di venerdì 14, in particolare, una serie di incontri per fare il punto sulla certificazione dei negozi biologici - Icea ne certifica circa 200 - obbligatoria dal 2005 per chi vende prodotti non confezionati. Nel caso della vendita di prodotti sfusi si tratta ovviamente di una garanzia indispensabile per i consumatori, perché oltre a controllare i certificati bio dei fornitori, mette anche a confronto i quantitativi delle merci in entrata e in uscita dei negozi e verifica con analisi di laboratorio a campione che i prodotti in vendita siano effettivamente biologici.
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PROGRAMMA GENERALE DELLE INIZIATIVE ICEA A SANA '07.
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programma giornaliero
Fonte: http://www.icea.info/ - http://www.sana.it/

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