Sotto la guida della dottoressa Charlotte Williams scienziata dell'Imperial College di Londra, è stata messa a punto, una plastica biodegradabile fatta di zucchero non commestibile e di altre sostanze naturali. La svolta sta nel fatto che i tempi di biodegradabilità sono molto più brevi rispetto ad altre bioplastiche scoperte fino ad oggi. Gli studiosi londinesi, infatti, hanno messo a punto tale polimero con la caratteristica di non essere tossico per le cellule, proprio grazie alle caratteristiche dello zucchero. Ma si tratta di particolari zuccheri prodotti a partire da colture non alimentari come alcune erbe, o anche dalla biomassa rinnovabile dei rifiuti agricoli o alimentari. Tale sostanza inoltre è in grado anche di decomporsi all'interno del corpo umano senza creare sottoprodotti nocivi. Ciò è particolarmente importante per gli svariati usi che se ne potrebbero fare, prime tra tutti le applicazioni mediche, visto che il corpo riuscirebbe a smaltire e ad assorbire questa "plastica". Il team infatti sta studiando il modo di utilizzare il materiale come base per la rigenerazione dei tessuti. Ma si va anche oltre. SI starebbero esaminando anche le possibilità di sfruttare le proprietà di decomposizione del materiale per rilasciare farmaci nell'organismo in modo controllato.Ma tra gli usi meno nobili vi sarebbe il semplice packaging, ossia la creazione di confezioni biodegradabili, magari per gli alimenti.Per questo la dottoressa Williams dichiara: "Lo sviluppo del materiale è molto promettente e sono ottimista sul fatto che la tecnologia potrebbe essere utilizzata entro due o cinque anni".
Fonte: www.quibio.it
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